La Gazzetta dello Sport - Verona

«M’ispiro a Conte Ma Allegri è super e la Juve più di così ora non può fare»

- di Lorenzo Cascini

Su Conte Ha passione ed è un tipo davvero ossessiona­to dal dover vincere

Su Allegri Max è più tranquillo, crea empatia col gruppo e sa rialzarsi nei momenti difficili

«La Signora è terza, ma non può vincere: Inter troppo superiore, Lautaro è dominante» Carlitos oggi allena l’Independie­nte e sogna la Serie A: «Tornerei al volo! Il derby di Torino una partita speciale» «ITALIA, MI MANCHI»

Su Pogba Siamo molto legati, Paul ha tutto il mio supporto

«Il grande rimpianto? La finale col Barcellona: eravamo fortissimi, io pensavo di farcela»

Carlos Tevez è rimasto come ce lo ricordavam­o: concreto, schietto e dritto al punto. Lo era quando giocava e lo è anche adesso che fa l’allenatore. Guida l’Independie­nte di Avellaneda, in Argentina, sta ottenendo ottimi risultati e sogna di tornare in Italia. «Un paese che porto nel cuore». Sabato ci sarà il derby di Torino, Carlos lo conosce bene, ne ha giocati 4 e deciso uno, il 23 febbraio 2014 con Conte allenatore.

3 Partiamo dalla fine. Come sta andando l’esperienza in panchina e che allenatore è Tevez?

«Passionale, uno che ci mette l’anima tutti i giorni. Giochiamo un calcio dinamico: pressing alto e grande attenzione alla fase offensiva. Coi miei giocatori sono un martello, ho avuto grandi maestri…»

3 Per esempio?

«Mi ispiro a Conte per la passione e l’ossessione per la vittoria, da Bielsa ho preso l’attenzione ai dettagli e da Ferguson mi porto la grande calma nella gestione del gruppo. Ma di bravi ne ho avuti tanti, penso a Mancini e Allegri. Se ne devo dire uno però, scelgo Antonio».

3 Ha un ricordo particolar­e che la lega a Conte?

«Me ne viene in mente uno che fotografa alla perfezione il personaggi­o: lottavamo per lo scudetto con la Roma, io ero in Argentina per un problema familiare e non potevo allenarmi. Avremmo giocato coi gialloross­i nel fine settimana. Prima mi disse di stare tranquillo, 3 giorni dopo mi chiese di tornare perché dovevamo vincere a tutti costi e mi voleva in campo. Per lui esisteva solo la vittoria».

3E invece di Allegri che ricordo ha?

«Max è diverso, è più tranquillo. Questo non vuol dire che non sia un vincente o che non abbia mentalità. Basta vedere come si rialza da ogni momento difficile. Tutto grazie alla gestione e all’empatia che sa creare con il gruppo. È più calmo nelle situazioni, ma gli va dietro tutto lo spogliatoi­o».

3 Merita la conferma?

«La squadra ora è terza e credo non abbia i mezzi per fare di più. Siamo abituati a vedere la Juve vincere quindi ci sorprendia­mo se non lo fa per qualche anno. Seguo molto la A e penso che l’Inter sia superiore e ci sia tanta distanza tra i due club. Allegri sa tirare fuori il meglio della squadra soprattutt­o nelle difficoltà. Anche con noi all’inizio era stato così. Poi dipenderà da cosa cerca la società».

3 Sabato ci sarà il derby, che le viene in mente?

«Sotto questo punto di vista l’Italia si avvicina molto all’Argentina. Ricordo una passione per la partita che iniziava settimane prima. Io ho sempre fatto bene nei derby tra gol e assist».

3 Le piacerebbe tornare da noi?

«L’Italia è nel mio cuore. Mi piacerebbe tanto, magari da allenatore. La A è uno dei migliori campionati al mondo e penso di dover crescere per meritarmel­a».

3 In A vede un nuovo Tevez?

«Non esiste… ( ride). Non ho trovato nessuno che mi assomigli, non tanto dal punto di vista tecnico, quanto da quello del sacrificio e dell’agonismo. Io mettevo il cuore in campo, davo tutto me stesso. Ora credo che questo si sia un po’ perso, non solo in Italia ma in Europa in generale».

3 In Serie A chi l’ha colpita?

«Lautaro senza dubbio. È dominante, fa la differenza. Poi se hai un attaccante che segna così tanto hai già una mano sullo scudetto. L’Inter è completa, ma lui è un incredibil­e valore aggiunto».

3 Ha qualche rimpianto?

«La finale di Champions. Eravamo fortissimi. E io ero convinto di poterla vincere, anche se avevamo davanti il miglior Barça di sempre. Guardiamo il centrocamp­o: Pirlo, Pogba, Vidal, Marchisio. Ti davano la sensazione di poterti mandare in porta da un momento all’altro».

3 Che ricorda di quella squadra?

«Ad agosto andò via Conte. La cosa ci sorprese e faticammo inizialmen­te. Ma avevamo uno spogliatoi­o di uomini veri, come Buffon e Chiellini. Ed eravamo oggettivam­ente forti, completi in ogni reparto».

3 Che momenti le vengono in mente?

«La cavalcata che ci portò alla finale. Poi tante cose, dagli allenament­i di Conte alla maglia numero 10. Una divisa storica. Sono contento che poi l’abbia presa Pogba, un amico oltre che un campione».

3 Lo ha sentito in questo momento difficile?

«No, ma non perché non gli voglia bene. Anzi. Siamo molto legati e lui sa che ha tutto il mio supporto. Ma credo siano cose personali e io non sono il tipo che si mette in mezzo. Ma per lui ci sono e ci sarò sempre».

3 Invece sul suo arrivo alla Juve? Ci fu una corte serrata di Galliani, ma poi la spuntò Marotta.

«Dovevo andare al Milan, ma non dipese né da me né da Galliani. C’è sempre stata stima e molto rispetto. Poi ogni volta che giocavo col Milan facevo benissimo. La Juve si mosse bene, un po’ anche in segreto e riuscì a prendermi. Chissà però che le strade col Milan non si possano incrociare di nuovo. Magari da tecnico…»

3 In chiusura, che obiettivi ha per il futuro?

«Prima di tutto migliorare. So che questa è una palestra e mi devo giocare bene le mie carte. Ho fatto un’ottima carriera da giocatore, vorrei riuscirci anche da allenatore. Mi piace un sacco e non pensavo mi potesse appassiona­re così tanto. Penso molto all’Italia, chi lo sa se in futuro ci sarà occasione».

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50 reti
1. Carlos Tevez, 40 anni, ex attaccante, ai tempi della Juventus, con cui ha giocato 96 partite segnando 50 gol.
2. In versione allenatore con l’Independie­nte, che guida dall’estate 2023
AFP/GETTY Con la Juve 50 reti 1. Carlos Tevez, 40 anni, ex attaccante, ai tempi della Juventus, con cui ha giocato 96 partite segnando 50 gol. 2. In versione allenatore con l’Independie­nte, che guida dall’estate 2023
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