La Gazzetta dello Sport - Verona

Monza, che “bella” impresa Perugia è la prima finalista

- VEROVOLLEY.COM s TEMPO DI LETTURA d.rom.

Non si passa

I brianzoli portano Trento campione d’Italia fino a gara-5 Milano, non riesce il colpo: umbri alla settima sfida scudetto

zie alla regia del brasiliano Cachopa. «Ci abbiamo messo il cuore e il risultato ci ha dato ragione – commenta il regista di Monza premiato come mvp della partita -. È stata una bellissima serata che ci permette di continuare a inseguire un sogno. Gara-5 a Trento (domenica alle 18, diretta Rai Sport, ndr) sarà molto difficile ma ci proveremo». Nella storia dei playoff sono infatti solo due le squadre che sono riuscite a girare la semifinale dallo svantaggio di 2-0: nel 2004-2005 Treviso con Macerata e nel 2021-2022 Civitanova proprio con Trento. L’Itas si è persa inaspettat­amente, non riuscendo mai a riprendere il filo del gioco dopo il buon avvio. Soli ha anche provato a cambiare le carte in tavola richiamand­o Acquarone e Rychlicki per Garcia e Nelli ma la scelta non ha pagato gli effetti sperati.

Tutti insieme Milano non riesce a ripetere l’exploit di gara-2. In avvio sorprende Perugia, domina il primo set ma poi non concretizz­a l’occasione di chiudere anche il secondo parziale (set point sul 24-23). Perugia ne approfitta mettendo in mostra tutto il suo notevole potenziale. Lo fa con la battuta velenosa dell’ucraino Plotnytsky­i (tre ace), lo ribadisce con gli attacchi potenti dell’opposto tunisino Ben Tara (18 punti con il 62% in attacco) e lo conferma con la sopraffina regia di Giannelli e la classe di Semeniuk. «Siamo dove ci eravamo prefissati a inizio stagione – sottolinea lo schiacciat­ore polac

ARBITRI Cur to, Lot.

NOTE Spettatori 3.086. Durata set: 31’, 33’, 34’, 22’; tot. 120’. Monza: battute sbagliate 12, vincenti 7, muri 9, errori 24. Trento: battute sbagliate 12, vincenti 5, muri 7, errori 24. co -. Godiamoci la vittoria ma pensiamo a risolvere il problema dell’avvio di gara. È la nostra debolezza e va risolta per la finale». E questa volta la Sir non si fa sorprender­e come successo in gara-2 quando aveva la partita in pugno sul 2-1. Per gli umbri settima finale scudetto della storia (2014, 2016, 2018, 2019, 2021, 2022 e 2024). «Abbiamo fatto un grande lavoro, dobbiamo ricordarci di questo risultato perché siamo stati insieme anche nel momento di massima difficoltà – racconta l’ucraino Plotnytsky­i. Nel 1° set non andava bene nulla ma non ci siamo scomposti e ne siamo usciti».

maschile. Anzi, dalla Superlega ho preso spunto».

3A che cosa si riferisce?

«Ho un debole per la Powervolle­y Milano. Mi fa impazzire il loro modo di affrontare le partite. Non ho mai visto una squadra saltare così tanti led per recuperare un pallone. E alle compagne ho detto: “Se la squadra di Piazza riesce a vincere partite contro club come Piacenza e Perugia, che in stagione si sono classifica­te davanti, perché non ci possiamo riuscire anche noi contro Vero Volley e Conegliano?”».

3 Ha superato Milano, squadra dove giocano molte compagne di Nazionale come Egonu.

«È stato bellissimo vincere contro Milano. Finché non vestiamo la maglia azzurra, per me sono solo avversarie e non compagne di Nazionale».

3 Ad assistere alla sfida con Milano di mercoledì c’era il c.t. azzurro Julio Velasco. Ha già avuto l’occasione di parlare con lui?

«Sì, è stato a Scandicci a vedere qualche nostro allenament­o e mi ha fatto il quadro dell’estate. È un allenatore di alto livello e sono molto curiosa di conoscere la sua visione della pallavolo e i suoi metodi di allenament­o».

3 Nel club gioca da opposto, lo

2’40”

Gara-1

31 marzo Trento-Monza 3-0

Gara-2

3 aprile Monza-Trento 1-3

Gara-3

7 aprile Trento-Monza 2-3

Gara-4 Ieri Monza-Trento 3-1

Gara-5 Domenica 14 aprile Ore 18: Trento-Monza (Rai Sport)

stesso ruolo di Egonu. Come valuta l’ipotesi di giocare schiacciat­rice?

«A Scandicci preferisco non cambiare ruolo, mi sento più formata. Mentre in Nazionale sono pronta a fare tutto. Se c’è qualcuno che ha voglia di allenarmi in un fondamenta­le come la ricezione, dove non ho esperienza, io ci sono. Per l’Italia farei anche il libero».

3 L’anno scorso ha conseguito la maturità. Ha proseguito con gli studi?

«Sono al primo anno di “Moda e design” ma non è facile portare avanti i due impegni».

3 Da tre anni vive a Firenze. Come si trova?

«Adoro tutto di questa città. Abito verso Scandicci e quindi, appena posso, faccio lunghe camminate sulle colline qui intorno. Ma non disdegno avventurar­mi in centro alla ricerca di angoli nuovi. Per esempio, amo scoprire nuove librerie».

3 Le piace leggere?

«Sì. Ho proclamato il 2024 l’anno dei classici russi. Ora sto leggendo “Il Maestro e Margherita” di Bulgakov».

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Il muro monzese formato da Takahashi (a destra), Di Martino e Loeppky ferma Lavia

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