La Gazzetta dello Sport - Verona

«Vincere il derby 5-0 non salverebbe la stagione Adesso fuori l’orgoglio»

- di Marco Pasotto MILANO

«L’Europa League è stata una delusione, è mancato lo spirito giusto»

«Battere l’Inter per dimostrare di essere alla loro altezza. Servirà attaccarli»

Per uno che lungo la carriera in rossonero ha giocato più di 30 derby e vinto 8 titoli internazio­nali, parlaredi Milan dopo un’eliminazio­ne ai quarti di Europa League e a poche ore da una stracittad­ina che potrebbe dare lo scudetto all’Inter, è decisament­e complicato. Di più: doloroso. Mauro Tassotti rappresent­a quella vecchia guardia milanista che oggi i tifosi rimpiangon­o con nostalgia e ricordano con orgoglio.

3 Il derby incombe, ma non si può non iniziare dallo sprofondo europeo. Da semplice tifoso, prima ancora che da addetto ai lavori, qual è il sentimento prevalente?

«Grande delusione. Questione di co nvi nzi o ne, e questo è l’aspetto a mio parere più preoccupan­te. La Roma è passata perché l’ha voluto di più ed è un peccato perché il Milan era un candidato alla vittoria finale, sulla carta quella rossonera è una rosa da titolo».

3 Si è dato una spiegazion­e?

«Mi pare quasi che a San Siro non abbiano avuto ben chiaro che si trattava di un dentro-fuori, situazioni in cui non puoi sbagliare nulla».

3A proposito di spiegazion­i: com’è possibile passare nell’arco di dodici mesi da una semifinale di Champions all’eliminazio­ne ai quarti di Europa League?

«Nelle coppe basta sbagliare un paio di gare e sei fuori. In Champions nonostante il girone di ferro il Milan avrebbe potuto non solo passare, ma secondo me fare anche strada e questo lascia molto rammarico».

3 Giudizio sintetico della stagione?

«Sufficient­e, perché l’obiettivo imprescind­ibile della Champions verrà raggiunto».

3 Deluso dai big? Era lecito attendersi di più da giocatori come Leao?

«E’ un calciatore ancora in fase di evoluzione. Fa grandi cose, poi si assenta».

3 La stessa continuità mancata al Milan quest’anno. Ora arriva un derby “malsano”, dal punto di osservazio­ne rossonero. E pare quasi sia un derby che, vincendolo, può mettere in qualche modo una toppa alla stagione: non è un po’ riduttivo?

«Anche se sarebbe una cosa che provoca dolore e magone, per me l’obiettivo di questo derby non dev’essere rimandare lo scudetto dell’Inter, ma dimostrars­i alla loro altezza. Il M i l a n d e ve gi o c a re u na partita orgogliosa perché ha perso gli ult i mi c i nq u e derby e questa è una cosa che pesa. A me dà fastidio la sequenza delle sconfitte. Comunque non è con questa partita che il Milan può salvare la stagione, nemmeno se vincesse 5-0. Il Milan deve vincere a prescinder­e perché davanti ha l’Inter. Questa concezione di vincere il derby per salvare la stagione non c’è mai stata, nemmeno quando eravamo un Milan in tono minore nei primi Anni 80. E’ qualcosa che non abbiamo mai pensato, nemmeno allora, mai percepita».

3 In un contesto del genere, col rischio dello scudetto della seconda stella proprio in questa partita, lei da giocatore cosa direbbe ai suoi compagni prima di scendere in campo?

«Direi loro che occorre metterci tutto ciò che hanno. Lo devono alla gente, alla società e allo stemma che portano sul petto. Alla maglia».

3 Domanda secca: Pioli è al capolinea?

«Penso che abbia fatto un gran lavoro, su questo non ci piove. Io ho sempre difeso il suo operato. Da fuori francament­e non riesco a capire come finirà».

3 Uno sguardo con l’occhio dell’ex difensore: come si ferma questa Inter?

«Bisognereb­be provare ad attaccarli, a palleggiar­e e attaccare. Cercare di fare la partita, perché se la si lascia in mano a loro diventa dura».

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