La Gazzetta dello Sport - Verona

«Per i bianconeri è difficile risalire Inter la più forte»

L’ex bianconero ora vive a Madrid e promuove il calcio italiano: «Negli ultimi 2 anni bene in Europa»

- di Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID (SPAGNA)

Un madrileño juventino, come tanti nostri connaziona­li nella capitale spagnola. Questo è oggi Alessandro Del Piero. Che tifa e soffre, in attesa di tempi migliori.

3 Come si vede da lontano la situazione di Allegri e il dibattito attorno alla sua figura?

Ale spara la palla in tribuna. «Lungi da me mettermi in mezzo. Vedo e leggo che si parla tanto di Allegri e della Juve, per me le cose sono abbastanza chiare, poi dipende da come vuoi vedere la situazione. Si può dire che Allegri e la Juve hanno fatto tutto quello che dovevano fare o al contrario che si poteva far di più, o un mix delle due cose».

3 Un’idea però se la sarà fatta.

«Diciamo che è un momento particolar­e per la Juve e lo è ormai da diversi anni. Hanno avuto a che fare con diverse sfide dentro e fuori dal campo, devono riuscire a mettere a posto le cose una a una e si tratta di un percorso lungo. Non è semplice perché alla Juve non c’è mai tempo, ha gli occhi del mondo addosso. C’è grande pressione: va sopportata, gestita, e in un mondo ideale trasformat­a in energia positiva. La Juve ce l’ha fatta per diversi mesi, ultimament­e no: in A sono arrivate diverse brutte battute d’arresto. Le valutazion­i più profonde e le eventuali soluzioni le lascio a chi è del settore e a chi può e deve decidere. Io resto un outsider».

3 Come vede il derby milanese?

«Ho un paio di amici interisti e un paio milanisti, ed è incredibil­e come stanno vivendo la cosa, ma io gli dico sempre: “Pensate a come ci girano a noi juventini…”. Per il Milan sarebbe tosta mettere nelle mani dell’Inter lo scudetto nel derby giocando in casa. Però l’Inter ha ampiamente meritato il titolo perché nel corso dell’anno si è dimostrata la squadra più forte di tutti. E poi il bello di queste sfide è che quando tutto sembra definito succede sempre qualcosa di strano…».

3 In Champions italiane fuori agli ottavi, ma abbiamo tre semifinali­ste tra Europa e Conference. Com’è il bicchiere?

«Pieno, tutta la vita. Il prossimo anno avremo 5 squadre in Champions, il percorso delle italiane in Europa negli ultimi due anni è stato incredibil­e. Il bicchiere resta mezzo pieno anche se allarghiam­o il discorso al tema economico, agli sforzi e agli investimen­ti che possiamo fare rispetto ad altre nazioni. L’Italia con idee, creatività e capacità di reinventar­si è riuscita a ritagliars­i un ruolo importante in Europa. Per tornare a ciò che eravamo negli anni 2000 la strada è molto lunga, ma stiamo facendo dei passi importanti, pur senza stadi decenti e con tanti altri aspetti negativi del nostro calcio».

3 Sorpreso da De Rossi?

«Sì e no. Ho fatto parte del corso da allenatore con Daniele, che io sto finendo ora, e non mi sorprendon­o il suo atteggiame­nto, la sua conoscenza calcistica, il suo modo di porsi, la sua energia. Sorprendon­o un filo i risultati, ma se poi guardi alla rosa della Roma, è ottima. In Europa non era facile far così bene. Perché a volte le cose non funzionano e basta. A volte fai le scelte giuste ma qualcosa non va. Penso al Bayern Monaco. Sono felice per Daniele perché è un ragazzo eccezional­e e se lo merita».

3 Il Bayern affronterà il Real nella semifinale di Champions. Ancelotti favorito?

«Si, perché quando il Madrid arriva in semifinale… Però sarà una sfida aperta, 51-49% per il Real».

3E l’Italia all’Europeo?

«Ci siamo qualificat­i, stiamo vivendo un ricambio generazion­ale ma andremo in Germania a difendere il titolo con tutte le forze».

3 Come vive la famiglia Del Piero a Madrid?

«Benissimo. Venivamo da Los Angeles e cercavamo un posto in Europa comodo e internazio­nale. L’abbiamo trovato. I ragazzi sono felici e giocano tutti: Tobias è passato dal Getafe all’Alcorcon, Sasha è sempre al Getafe, Dorotea è all’Olimpia. In Spagna a livello formativo il calcio è al massimo livello, tanto per i maschi come per le femmine».

«De Rossi un po’ mi ha sorpreso perché in Europa non era facile fare così bene. Ha energia»

«L’Inter ha meritato il titolo, ma nel derby può succedere qualcosa di strano...»

Del Piero Ex Juve

 Alla vigilia della sfida con la Juventus in Coppa Italia il tecnico Igor Tudor, dopo aver ritrovato Guendouzi, recupera anche Immobile. L’attaccante ha superato il problema al ginocchio che gli ha fatto saltare le ultime due partite ed è disponibil­e per il match di domani. Nel quale partirà però dalla panchina. il tecnico è comunque intenziona­to a schierarlo a partita in corso. Anche per Guendouzi il copione dovrebbe essere lo stesso. Da valutare invece le condizioni di Lazzari, uscito malconcio dalla partita con il Genoa. Se non dovesse farcela al suo posto giocherà Hysaj. Procede a rilento la prevendita: venduti finora 35 mila biglietti (6 mila gli juventini). Si punta ad arrivare almeno a 40 mila spettatori.

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Alessandro Del Piero, 49 anni, in posa con la statuetta dei Laureus World Sports Award, gli Oscar dello sport in programma oggi a Madrid. A lato, Del Piero in maglia Juve, di cui è stato capitano e bandiera
GETTY Bandiera della Juve ora vive a Madrid Alessandro Del Piero, 49 anni, in posa con la statuetta dei Laureus World Sports Award, gli Oscar dello sport in programma oggi a Madrid. A lato, Del Piero in maglia Juve, di cui è stato capitano e bandiera

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