La Gazzetta dello Sport - Verona
Cutrone all’asciutto venerdì ci riprova Solo il Modena felice
Bisoli salvo I lariani accarezzano la promozione, ma il 2-1 del Venezia li costringe ad aspettare la gara col Cosenza
L’unico verdetto è stata la salvezza del Modena. La promozione del Como è rinviata, dopo averla accarezzata per una decina di minuti, tanto da convincerlo che fosse fatta. Una distrazione fatale. La «colpa» è stata del pareggio della Feralpisalò a Venezia, che stava garantendo la Serie A aritmetica col medesimo risultato al Braglia. Pura illusione, il secondo gol di Pohjanpalo arrivato in extremis ha smorzato la festa del Como, anche in città dove in 5 mila stavano fremendo al Sinigaglia davanti ai maxischermi. A quel punto - caldo, tensione, stanchezza - non c’erano più i presupposti per rimettersi in moto e riprovare a vincerla. Tutto è rinviato a venerdì: sarà festa lo stesso battendo il Cosenza, mentre in caso di insuccesso non dovrà vincere nemmeno il Venezia a La Spezia. Osian Roberts, dopo la partita, non è parso preoccupato: «La delusione c’è, ma quando sono arrivato avrei messo la firma per trovarci in questa situazione. Abbiamo ancora una partita a disposizione, dovremo farcela».
Modena salvo Insomma i soli a gioire sono stati quelli del Modena, che hanno chiuso il campionato con una flessione molto preoccupante (una vittoria nelle ultime 15 gare) ma almeno si sono messi al riparo dal rischio Serie C. Questo punto decisivo ha il marchio di fabbrica di Bisoli, che ha parcheggiato il pullman davanti alla porta, ma è riuscito lo stesso a creare più occasioni rispetto al Como. Soprattutto nel primo tempo, con il salvataggio sulla linea di Verdi su tentativo di Gliozzi girato da Zaro, al quale è stata anche annullata una rete per fuorigioco. Ma pure nella ripresa, con una bella giocata di Palumbo e diagonale a lato di Battistella, malgrado un baricentro sempre più basso con un 5-4-1 dalle ripartenze troppo blande (soprattutto a sinistra con Di Stefano). Ed è andata bene, l’obiettivo è stato centrato, Bisoli ha fatto il suo rialzando la squadra, è entrato nel cuore della gente e merita la conferma.
Como a secco Solo quattro volte, in questa stagione, il Como non ha segnato e l’ultima volta era stata il 17 febbraio a Palermo. Non riusciva a passare uno spillo nel muro del Modena, ma è anche vero che la manovra della squadra di Roberts e Fabregas non è mai stata fluida e convincente. No, non è arrivata l’ormai consueta prestazione convincente e matura, come quelle del filotto decisivo di 6 vittorie e un pareggio nelle precedenti 7 gare. I tecnici non hanno nemmeno potuto inserire tutti gli attaccanti in panchina come nel felice ribaltone di mercoledì contro il Cittadella, perché i cambi sono stati forzati (Cassandro, Sala e Baselli acciaccati); l’unica vera mossa è stata quella di Cutrone (fuori all’inizio per un problema a una spalla) piazzato accanto a Gabrielloni (poi Nsame) tornando al classico 4-4-2, ma in realtà quando s’è trattato di lanciare l’assalto finale le notizie da Venezia hanno portato a un po’ di disorientamento per una decina di minuti. Fino alla beffa finale. Ma senza drammi. L’appuntamento è per venerdì, davanti ai propri tifosi (a Modena assenti per il divieto: c’erano solo 77 residenti fuori provincia), in uno stadio sold out contro un Cosenza fuori da tutti i giochi, per un giorno atteso da 21 anni. E lì non potrà sbagliare.