La Gazzetta dello Sport - Verona
Virtus prima, Pesaro in A-2 Milano seconda col brivido
Bologna vince la stagione regolare, la Vuelle retrocede dopo 17 anni. Melli (tripla allo scadere) salva l’Olimpia
Pasteggiando con Trento (64 punti nel primo tempo, 108 finali) la Virtus mette il sigillo sul primo posto. Sudando oltre l’impensabile, con un Mirotic già in clima playoff e un Melli con in canna la tripla della provvidenza, Milano si tiene stretta il secondo posto, sbancando Cremona. Brescia, al comando per gran parte della stagione, supera senza patemi la retrocessa Brindisi e chiude terza. In coda esulta Treviso, salva per meriti propri (netta vittoria su Tortona), con Pesaro che diventa la seconda retrocessa. La Vuelle cade a Venezia, scendendo in Serie A-2 dopo ben 17 anni. Sabato comincia la volata scudetto. Ecco come sarà.
Virtus (1)-Tortona (8) Incrocio intrigante. L’anno scorso fu la semifinale scudetto, ora invece la forbice si è allargata con i piemontesi impegnati a costruire un nuovo ciclo. Certo, se la Virtus è quella muscolare vista con Trento la serie è già scritta. La squadra di Banchi, smessi i ritmi del doppio impegno, chiude la stagione mostrando la faccia più feroce con i big Belinelli e Shengelia a comandare e rotazioni proficue in ogni reparto. Vista così, sembra la V Nera che ha sorpreso l’Eurolega nella prima parte e l’idea di poter contare su un fattore campo perenne pompa speranze e certezze. La Tortona sempre sotto a Treviso non avrebbe speranze, ma l’orizzonte del club va oltre. De Raffaele ha preso la squadra in zona retrocessione e l’ha portata ai playoff ma, soprattutto, sa come si costruiscono cicli vincenti. Il lavoro è solo all’inizio. Banchi applaude i suoi: «Orgogliosi di quanto fatto ora testa ai playoff. Senza l’Euromanca. Venezia, già quarta, si scrolla di dosso Pesaro con 6 uomini in doppia cifra e la consapevolezza di una semifinale alla portata per chi ha tonnellaggio (la Reyer è la migliore a rimbalzo) e talento diffuso.
Milano (2)-Trento (7) Serve una tripla di Melli a 1 secondo dalla fine per piegare una Cremona che non aveva nulla da dire. L’incipit fa riflettere, il divario spaziale con i trentini invece tranquillizza così come un Mirotic da 25 punti in 21’. La squadra vista a Cremona dovrebbe essere quella che cercherà lo scudetto numero 31 (fuori Lo, Poythress e Valentine), ma ora deve cambiare passo. «Loro erano leggeri - commenta Messina nel post Cremona -, sono partiti segnando triple nel primo quarto e a quel punto è diventato tutto difficile anche perché non avevamo gli equilibri soliti. È la storia di questa stagione: un giorno fuori uno, un giorno fuori un altro e tutte le volte devi ricostruire gli equilibri come è avvenuto oggi con il ritorno di Mirotic. Ci ha dato cose molto buone, in altre ci siamo trovati in difficoltà. Ora lavoreremo per trovare equilibrio nella serie con Trento».
Brescia (3)- Pistoia (6) Incrocio meno banale di quel che sembra, dando per scontato che i toscani (primi nel tiro da tre e capaci di imprese memorabili in queste 30 giornate) non siano quelli schiantati in casa da Varese di un grande Davide Moretti (30 punti). Brescia chiude una stagione regolare eccellente. Per talento e qualità di gioco ambisce a giocarsela con le due big. Ora deve dimostrarlo.