La Gazzetta dello Sport - Verona
La Serie A va avanti sull’uscita dalla Fgci Novità già a fine mese
E intanto si fa sentire con una nota pure la Lega B: per chiedere di rivedere la governance federale
IL FUTURO
Umberto Gandini
è nato a Varese l’11 aprile 1960. Dirigente sportivo di lungo corso, presiede la Lega Basket A opo mesi di tensioni e botta e risposta tra Federcalcio e Lega, potrebbe fare un certo effetto vederle compatte dalla stessa parte della barricata. Ma chi pensa ad un armistizio non si illuda, qui la tregua non c’è, nemmeno “armata”. La Lega Serie A ha deciso di combattere solo ed esclusivamente questa battaglia accanto a Gravina (anzi, si dice pure che durante la riunione dei club di lunedì sia stato chiesto un incontro privato ad Abodi, ma il presidente Casini smentisce). Nel frattempo porta avanti quello che è il suo vero obiettivo: l’indipendenza dalla Federcalcio che avvicinerebbe la Serie A al cosiddetto modello Premier League. Un concetto ribadito anche nel comunicato fatto dalle venti società a proposito dell’Agenzia governativa, diffuso (non a caso) prima dell’incontro in via Allegri. Basta il titolo per capire che la direzione è doppia: «No ad agenzia governo, prosegue percorso autonomia da Figc». Più chiaro di così?
DAl lavoro E il percorso prosegue davvero e con assoluta concretezza. Da circa un mese una “commissione di saggi” è al lavoro per definire i percorsi per arrivare alla piena indipendenza della Serie A dalla Federazione. Si tratta di cinque giuristi dal profilo altissimo, tra cui esperti di diritto sportivo internazionale (con esperienza al Tas) e del rapporto tra ordinamento sportivo e leggi dello Stato (con un passato in Corte Costituzionale). A loro il presidente Lorenzo Casini ha chiesto di presentare un documento entro fine maggio, ma i tempi potrebbero addirittura essere più stretti. Si tratterà di un documento sintetico sugli interventi normativi necessari sia rispetto ai codici federali (Statuto compreso), sia rispetto ad alcune leggi ordinarie che regolano certe dinamiche sportive. C’è invece meno preoccupazione per quel che riguarda la normativa della Uefa, visto il precedente della
Momenti di gloria
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Premier. Il percorso, ne sono tutti consapevoli, non sarà facile, ma resta la convinzione che sia possibile e per dimostrarlo si sta procedendo a passo svelto.
Balata attacca Se la A conferma la sua posizione, ieri a agitare le acque è stato un comunicato durissimo della Lega Serie B di Mauro Balata. La nota si apre con «la totale disponibilità a un confronto costruttivo, leale e collaborativo» nell’incontro di domani con Abodi. Poi però si va oltre. Molto oltre. «Si tratta di un’occasione storica per intraprendere tutte quelle iniziative necessarie a migliorare il sistema del calcio nazionale e a garantire sopra ogni altra cosa l’affermazione del principio di equa competizione». Quindi si accenna ad una democrazia del sistema che per la B nel sistema federale quantomeno vacilla: «La Lega di B, da tempo, rivendica la necessità di una riforma del sistema federale che conduca ad una governance più evoluta e coerente con gli stessi principi prevalenti nei sistemi democratici occidentali». Parole decisamente forti, che si accompagnano alla richiesta di una serie di interventi tra cui «maggiore separazione dei poteri tra il soggetto regolatore e le funzioni di controllo; severità nella lotta ai conflitti di interesse che affliggono il calcio; maggiore equità redistributiva delle risorse e ridefinizione dei principi mutualistici», oltre alla «revisione della governance federale che rispetti chiari e dichiarati principi di congruità sociale e sportiva». Un attacco frontale e severo. Del resto Balata era stato il solo ad astenersi quando il Consiglio federale aveva votato il piano strategico di riforme di Gravina. 2’45’’
Venerdì 3
Il ministro dello Sport Abodi dà la bozza del decreto sull’Agenzia di controllo al presidente della Figc Gravina
LE TAPPE
Sabato 4
La bozza viene diffusa: i club di calcio si dicono subito scontenti per l’iniziativa
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Lunedì 6
Figc, Lega di A e B, Lega Pro e LND difendono l’autonomia dello sport e chiedono un incontro al ministro: sarà domani alle 15.30