La Gazzetta dello Sport - Verona
«Devono restare tutti Anzi, servono 2-3 innesti»
Il bomber argentino ex rossoblù: «Motta mi ha colpito, capisce i giocatori e li sa trascinare»
Thiago e i suoi gioielli
Da sinistra l’allenatore del Bologna, Thiago Motta, 41 anni, l’attaccante Joshua Zirkzee, 22, e il difensore Riccardo Calafiori, 21 erto che me lo ricordo: perdemmo in finale, ma la cosa più dolorosa fu aver perso la Champions League all’ultima giornata di campionato, il 5 maggio. Per quello vorrei che il Bologna di oggi ce la facesse: per vendetta, per rivincita. Perché se lo merita. E poi dovrebbe tenere tutti, per la gioia di potersi giocare qualcosa di grande con un gruppo speciale e in una città super». Julio Cruz era lì l’ultima volta che il Bologna toccò la Luna Europa: 27 agosto 2002, finale di ritorno contro il Fulham dopo il 2-2 dell’andata. L’attacco di Guidolin era: Locatelli e Signori dietro a lui, Julio. «Giocavamo benissimo. E oggi Motta e Inzaghi propongono il miglior calcio della Serie A».
Con questa gioventù forte e di qualità il Bologna può aprire un ciclo, durare anni
Motta è intelligente e capisce i calciatori fino a trascinarli e coinvolgerli nel suo spartito
L’INTERVISTA
«C3 Cosa la affascina di Thiago?
«Nel novembre 2022 parlai con lui a Casteldebole, era arrivato da due mesetti. Mi impressionò. Gli piace allenare, gli piace vedere giocare i suoi ragazzi, gli piace creare uno spartito in cui tutti siano coinvolti. In ogni suo discorso era chiaro un concetto: dove sarebbe voluto arrivare e andare per fare il bene della propria squadra. E per raggiungere questo, lo strumento adatto è quello di farsi capire bene. È un ragazzo intelligente: lo era da
Julio Cruz ex attaccante