«Gasperini è un modello Gioca e vince di squadra Si batte su questo terreno»

Sono in ottime mani, cercherò di tornare in campo il prima possibile. So che sarà dura soffrire dalla tribuna Sead Kolasinac Difensore dell’Atalanta

Su Scamacca È completo: sa tenere palla, muoversi con la squadra. E fa gol

Jean-Pierre Papin questa sera non sarà al Gewiss, ma l’assenza è giustific ata : i l Pal l o ne d’oro 1991, consigliere del presidente del Marsiglia Pablo Longoria e allenatore della seconda squadra dell’OM, sarà tra i tedofori che oggi porteranno la fiamma olimpica a Marsiglia (JPP “scatterà” alle 19, due ore prima di Atalanta-Olympique). La torcia è sbarcata ieri nel Porto Vecchio dopo aver attraversato il Mediterraneo: da Marsiglia partirà il viaggio che la condurrà a Parigi per il via dei Giochi, il 26 luglio. Il viaggio dell’OM, invece, passa da Bergamo: tra i francesi e la finale di Dublino c’è l’Atalanta.

3 Papin, che battaglia sarà?

«Partita difficile, complicata, equilibrata. Come del resto è stato all’andata: l’Atalanta ci ha messo in difficoltà, abbiamo sofferto, ma avremmo anche potuto vincere. Abbiamo il 50% di passare, ci crediamo. Possiamo battere l’Atalanta e poi alzare la coppa il 22 maggio: la nostra stagione finora è stata complicata ma cambierebbe colore, l’anno prossimo gi o cheremmo l a Cha mpions».

3 L’ Olympique è rimasto l’unico club a difendere la Francia nelle coppe europee, come ai tempi di Papin…

«Anche per questo la squadra ha il dovere di provare ad andare fino in fondo. Lo dobbiamo ai nostri tifosi, che non festeggiano per un trofeo da troppo tempo (dalla Coppa di Lega 2012, ndr) e a tutto il Paese, che vuole vedere un club francese affermarsi in Europa».

3 Il Marsiglia ha vinto una Champions e ha giocato altre quattro finali europee, per l’Atalanta la prima volta deve ancora arrivare. Che ruolo giocherà la storia stasera?

«Pesa, la storia pesa sempre, ma sottovalutare l’Atalanta solo perché non si chiama Milan, Inter o Juventus sarebbe un errore. Sotto la guida di Gasperini i nerazzurri sono diventati una realtà europea, hanno messo in difficoltà chiunque e battuto grandi club, come il Liverpool. Bergamo, poi, è un campo difficile».

3È Gasp il vero top player?

«È un grande allenatore, straordinario. È partito dalla base della tradizione italiana, perché la sua è una squadra solidissima, attenta in fase difensiva e molto, molto organizzata, ma ha seguito l’evoluzione del calcio. Il suo stile di gioco aggressivo ti mette in crisi. Anche il Marsiglia ha provato a intraprendere questa strada, con

Tudor in panchina, ma all’OM non ha funzionato: giocare uomo su uomo è molto dispendioso e richiede una disponibilità totale della squadra. Quando ci si riesce, però, diventa un’arma per colpire qualunque avversario, l’Atalanta di Gasperini è un modello».

3 Con Gasset il Marsiglia ha trovato serenità, dopo Marcelino e Gattuso.

«Ha fatto un grande lavoro. Ha portato equilibrio, ha dato più libertà in campo e fiducia: era quello che serviva ai giocatori. Stasera arriviamo più riposati dell’Atalanta perché la partita con il Reims in campionato è stata rinviata, proveremo a sfruttare questo vantaggio».

3E magari anche l’esperienza di Aubameyang? Capocannoniere dell’Europa League, 10 gol in 12 partite, ma all’andata ha faticato…

«A questo livello diventa più difficile per tutti, penso a Mbappé. Tutti ci aspettavamo grandi cose nella semifinale con il Dortmund e invece… Aubameyang è un grande attaccante. Ma ripeto, l’Atalanta è una rivale organizzata, gioca e vince di squadra. È su questo terreno che bisognerà batterla».

3 All’andata lei era in tribuna al Velodrome. Che impressione le ha fatto Scamacca?

«Mi è piaciuto molto, lo avevo già visto contro il Liverpool e a Marsiglia ha confermato le mie impressioni. È un centravanti completo: sa difendere e tenere palla, sa muoversi con la squadra, è sempre al posto giusto. E fa gol, come all’andata. Ha un grande futuro davanti, anche con l’Italia».