La Gazzetta dello Sport - Verona

SEGNA DUE GOL MA NON BASTA IL CATANZARO NON MUORE MAI

Prima Tsadjout e poi Ciofani, ma c’è il solito blackout. Biasci la riapre subito e Vivarini dopo il 2-2 per poco non la vince

- Di Matteo Pierelli INVIATO A CATANZARO

Come buttare via una partita dominata. Come sprecare un vantaggio che avrebbe permesso di giocare il ritorno in tutta tranquilli­tà. La Cremonese getta al vento l’ennesima grande occasione e adesso trema: era andata sul 2-0 (Tsadjout e Ciofani) al 50’, era in totale controllo, ma poi senza un perché si è afflosciat­a, come già successo in questa stagione, in cui gli improvvisi blackout sono stati la costante. Così un Catanzaro mai domo e brillante, nonostante arrivasse dai supplement­ari con il Brescia solo tre giorni prima, grazie a Biasci e Brignola è riuscito a rimediare e quasi vincere (miracolo di Saro e palo di Donnarumma nel finale) una partita che sembrava persa. Durante la stagione regolare questa sfida non aveva entusiasma­to nessuno, con due scialbi 0-0. Stavolta invece gol, pali, emozioni, spettacolo: di tutto, di più. È la bellezza dei playoff: sabato allo Zini la Cremonese potrà permetters­i anche di pareggiare per andare in finale, ma visto il crescendo del Catanzaro, squadra che gioca bene e dalle mille risorse, nulla è scontato, anzi. La sfida è più aperta di quello che sembri, nonostante la differenza di organico.

Stroppa azzecca tutto Vivarini è partito con Oliveri terzino destro e un centrocamp­o mobile in cui Petriccion­e e Pontisso hanno cercato di liberarsi dalla morsa di Pickel e Castagnett­i. Dall’altra parte Stroppa ha sorpreso con la coppia d’attacco formata da Ciofani e Tsadjout, con Coda partito dalla panchina: mossa azzeccatis­sima. La Cremonese, da grande squadra quale è, ha preso subito in mano le redini della gara. Vazquez ha giocato da mezzala e si è mosso nelle zolle di Pontisso, impedendo al centrocamp­ista del Catanzaro di far scorrere il solito giro palla dei calabresi. In tutto questo, il Mudo non ha perso la solita efficacia in avanti. Anzi, da una sua magia è arrivato il gol del vantaggio della Cremonese, poco prima del quarto d’ora. Castagnett­i ha battuto un angolo corto per Vazquez lasciato completame­nte libero dalla difesa del Catanzaro: gran sinistro con la palla respinta dalla traversa su cui si è avventato come un falco Tsadjout. Sul Ceravolo esaurito è sceso il gelo. Anche perché il Catanzaro fino alla fine del primo tempo non era riuscito a combinare granché.

Catanzaro in crescendo La ripresa è stata scoppietta­nte. La Cremonese ha trovato il raddoppio grazie a una splendida girata di testa di Ciofani che a quasi 39 anni (li farà a fine luglio) non finisce di stupire. Tutto finito? Macché. Il Catanzaro è una squadra che non si arrende mai, abituata a lottare fino alla fine, come già visto con il Brescia. E infatti prima è arrivato il gol della speranza con un capolavoro di Biasci, che ha spedito la palla all’incrocio dei pali dal limite dell’area. E poi il 2-2 con Brignola, che quando è entrato ha fatto la differenza: accelerazi­oni, cambio di ritmo e un gol (su assist di Iemmello) pesantissi­mo. La Cremonese si è intimorita e chiusa troppo nella sua metà campo. Il Catanzaro ha avuto il match point con Donnarumma (bravo Saro) che poi ha colpito anche un palo clamoroso. Alla fine applausi per tutti e appuntamen­to a un sabato che promette di essere scoppietta­nte.

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 ?? LAPRESSE ?? I gol dell’illusione Frank Tsadjout, 24 anni, e Daniel Ciofani, 38, in gol per la Cremonese
LAPRESSE I gol dell’illusione Frank Tsadjout, 24 anni, e Daniel Ciofani, 38, in gol per la Cremonese

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