La Gazzetta dello Sport - Verona
«A 11 anni il volley mi ha chiamato Ora vinco per papà»
Alessandro con l’Italia da oggi in Nations League «E pensare che volevo giocare a calcio...»
DONNE
IL TORNEO
«Non ho scelto la pallavolo, è stata una chiamata». Alessandro Bovolenta racconta così il suo colpo di fulmine con lo sport che tra due mesi potrebbe portarlo a giocare la sua prima Olimpiade. Il 19enne figlio d’arte (è il primo dei 5 figli di Federica Lisi, ex palleggiatrice, e dell’indimenticato Vigor, scomparso nel 2012; con lui, Arianna, Angelica, Aurora e Andrea) da oggi a Rio sarà in campo con l’Italia di Fefé De Giorgi nella prima tappa di Nations League. Torneo che servirà agli azzurri per guadagnare i punti necessari a blindare la posizione nel ranking mondiale e qualificarsi ai Giochi.
3 Alessandro, la pallavolo non è stata il suo primo amore?
«Io sono malato di sport, li seguo tutti ma da piccolo era il calcio a occupare il mio cuore. Giocavo in porta nella mia città, Ravenna. Vicino a casa c’era un campetto e non c’era giorno che non fossi lì, a buttarmi. Sì, facevo il portiere».
3 Poi cos’è successo?
«Intorno agli 11 anni avevo in programma dei provini: Cesena e Sassuolo. Ma un giorno sono andato da mia madre e gli ho detto: “la pallavolo mi ha chiamato”».
3 Qual è stata la reazione di mamma?
«Temeva che lo facessi solo perché ho il cognome Bovolenta (papà Vigor, argento ad Atlanta 1996, era mancato da tre anni, ndr) e non perché volessi seguire una passione. Mi ha detto: “Sei sicuro? Pensaci bene”. Anche perché lasciavo tutto per iniziare uno sport che prima di allora avevo solo guardato in tv. Ma quando dopo qualche giorno ha visto la mia decisione mi ha accompagnato nella scelta».
3 Londra 2012, dopo il bronzo gli amici di papà sono saliti sul podio con la sua maglia per ricordarlo. Che effetto le ha fatto?
mio idolo resta Totti. Ma anche il basket mi appassiona. Mi piacciono Anthony Edwards e LeBron James (il primo a Minnesota, il secondo con i Los Angeles Lakers, ndr) ».
3 Qual è il suo pallavolista preferito?
«Non ne ho perché da bambino frequentavo molti campioni amici di papà. Con Papi spesso abbiamo passato le vacanze insieme. Piuttosto ho avuto un baby-sitter speciale».
3A cosa si riferisce?
«Checco Recine, oggi con me in Nazionale, mi ha spesso “guardato” quando ero piccolo. È un bellissimo ricordo che ci unisce».
3 Le Olimpiadi vanno guadagnate: comincia l’avventura della Nations League…
«Sarà un tour de force e sono contento di condividerlo con due compagni e amici con cui da 10 anni gioco nelle nazionali giovanili: Luca Porro (schiacciatore di Padova, ndr) e Gabriele Laurenzano (libero di Trento, ndr). Sono orgoglioso del nostro cammino. Ma ora è imperativo guadagnarci il pass per i Giochi».
3A Ravenna l’ha allenata Bonitta, ora in Nazionale la segue De Giorgi, a Piacenza troverà Anastasi. Tecnici importanti…
«Sono tre figure chiave per la mia crescita. Con i primi due mi sono trovato bene e spero anche con Anastasi a Piacenza. Con tecnici di questo valore c’è tanto da imparare: io mi metto al loro fianco, ascolto e cerco di riprodurre in campo quello che mi dicono». 2’55”
Nations League 1a settimana
(Rio de Janeiro, Brasile) oggi, ore 22.30: Italia-Germania; venerdì, ore 22.30: Italia-Iran; sabato, ore 19: Italia-Giappone; domenica, ore 15: Italia-Brasile
2a settimana
(Ottawa, Canada)
6/6 ore 2: Italia-Francia; 6/6 ore 22.30: Italia-Usa; 7/6 ore 17: Italia-Cuba; 9/6 ore 17: Italia-Olanda
3a settimana
(Lubiana, Slovenia) 19/6 ore 20.30: Italia-Polonia; 20/6 ore 16.30: Italia-Bulgaria; 22/6 ore 20.30: Italia-Slovenia; 23/6 ore 16.30: Italia-Turchia
Final Eight
(Lodz, Polonia) 27-28/6 quarti; 29/6 semifinali; 30/6 finali
In tv
Diretta su Dazn e VbTv
st’anno ho giocato contro tanti mancini, mi piace affrontarli. Sono molto felice di essere qui, ci sono anche tanti tifosi italiani: grazie a tutti voi» ha detto a caldo dopo la partita. Ora per Flavio un rivale non impossibile, soprattutto visto il suo momento eccezionale: per un posto in semifinale affronta il kazako Alexander Shevchenko, numero 61 del mondo, che senza giocare, grazie al forfait di Emil Ruusuvuori, ha raggiunto il quinto quarto di finale in carriera, il primo sulla terra battuta.
Ecco Nole
Intanto, nella capitale francese, oggi arriverà l’altro lungodegente del circuito, Carlos Alcaraz, che ha saltato quasi tutti i tornei sulla terra per l’infortunio muscolo-tendineo all’avambraccio destro. Carlos, che difende la semifinale 2023 quando fu sconfitto da Djokovic e dai crampi che gli paralizzarono gambe e braccia, non gioca dai quarti di finale di Madrid. Nel Masters 1000 alla Caja Magica è stato sconfitto da Rublev, poi campione. Lo spagnolo aveva dovuto saltare prima il Masters 1000 di Montecarlo, dove non aveva giocato lo scorso anno, poi il 500 di Barcellona e infine, con l’intermezzo madrileno, anche gli Internazionali d’Italia. prosegue anche la preparazione di Rafa Nadal che ha fatto un primo bagno di folla sullo Chatrier. 2’58” sco Hanfmann. Il numero 1 al mondo è ancora a secco di tornei dall’inizio dell’anno e ha giocato davvero poco: «Penso che per me al momento non esista allenamento migliore che giocare partite - ha detto il serbo che se vincesse oggi arriverebbe a quota 1.100 vittorie sul circuito -. Mi sono concentrato molto col nuovo preparatore atletico. abbiamo lavorato principalmente sulla resistenza per essere pronti a giocare i cinque set del Rolan Garros». Dove Nole difende il titolo del 2023 e anche il numero 1: «Spero di andare il più avanti possibile, e poi a Parigi vedremo che succederà».