La Gazzetta dello Sport

«La Juve pagherà per me Conquister­ò i tifosi Datemi solo 5 mesi»

«Ero al Milan è arrivato Ibra, ho fatto gol con la Roma hanno azzerato tutto: qui sono un’arma in più»

- DAL NOSTRO INVIATO MIRKO GRAZIANO

VINOVO

Sì, quello striscione di Lecce gli ha fatto male. Marco Borriello ha accusato il colpo assestatog­li dagli ultrà della Juve, dalla parte più calda del suo nuovo popolo. «In vita mia — ha detto ieri il napoletano — mi sono sempre comportato con dignità, fuori e dentro il campo». Già, quella dignità messa in discussion­e da quaranta metri di stoffa, da blog scatenati e da quei tifosi che cavalcano la tesi secondo la quale Borriello, nell’estate del 2010, considerò la Roma un’opzione migliore della Juve. Mauna volta per tutte, «voglio spiegare cosa successe nelle ultime ore del mercato 2010. Il 29 agosto giocai la prima di campionato con il Milan. Ero titolare, vincemmo 4-0. Il giorno dopo arrivò Ibrahimovi­c, che di fatto ribaltò la mia vita rossonera. In pochi istanti fui costretto a decidere cosa fare. La Roma si fece subito viva, il Milan voleva vendermi a titolo definitivo, e in quel momento la Juventus non poteva esercitare un simile diritto. Allora andai a Roma, dove tra l’altro mi fecero un contratto di cinque anni. Le cose stanno così, davvero. E se la Juve mi ha dato un’altra opportunit­à è perché mi sono sempre comportato bene. Non mi sono mai vantato di aver scelto i gialloross­i. In ogni modo, so che spetta solo a me far cambiare idea a tutti. Suderò e lotterò come un leone per la maglia bianconera. Il mio rispetto per i tifosi non è mai mancato». Riscatto da conquistar­e Beppe Marotta conferma la «versione» di Borriello: «Non lo avrei mai preso in caso contrario — spiega l’ad bianconero —. Chi mi ha detto no una volta, non è poi mai venuto a giocare nei club dove ho lavorato». Quindi chiarisce i termini dell’affare: «Marco arriva in prestito fino a giugno, quando valuteremo se esercitare il diritto di riscatto, per un’operazione da 8 milioni circa». Una cifra parecchio interessan­te nel caso Borriello si confermass­e sui livelli, «che ho comunque sempre mantenuto negli ultimi anni. In carriera— continua l’attaccante — sono andato migliorand­o. Segnai 19 gol col Genoa, passai al Milan, quindi alla Roma che aveva appena sfiorato lo scudetto, e ora alla Juventus. Diciamo che mi èmancata un po’ di fortuna, visto che ero titolariss­imoa Milano prima che arrivasse il numero uno al mondo, Ibra. E giocavo e segnavo mol-

 ?? Marco Borriello ?? 29 anni, durante la presentazi­one alla stampa di ieri. L’attaccante
napoletano arriva alla Juventus perché non aveva trovato più spazio
nella Roma di Luis Enrique
Marco Borriello 29 anni, durante la presentazi­one alla stampa di ieri. L’attaccante napoletano arriva alla Juventus perché non aveva trovato più spazio nella Roma di Luis Enrique
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