La Gazzetta dello Sport

Borriello e Matri dentro insieme: tentazione Conte

A seconda di chi sceglie, Conte può variare il gioco Ma c’è un’altra soluzione: i due centravant­i insieme...

- DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO

Benvenuto al corso intensivo. Ieri Marco Borriello ha assistito alla prima lezione tattica di Antonio Conte, ma non è uscito da Vinovo con il mal di testa. Merito dell’entusiasmo con il quale sta affrontand­o l’avventura alla Juve, della voglia di rivincita e anche della necessità di imparare in fretta per recuperare i mesi di ritardo rispetto agli altri compagni. Sotto un sole quasi... romano, Borriello ha partecipat­o alle esercitazi­oni divise per reparti. Gli attaccanti e i centrocamp­isti si sono concentrat­i su scambi rapidi e tiri in porta prima di lavorare a lungo sugli schemi offensivi.

Borriello per Marchisio Proprio questi schemi sono alla base della scelta della Juve di acquistare Borriello. Il gioco di Conte chiede un lavoro molto particolar­e al centravant­i: non solo gol (ovviamente) e ricerca della profondità, ma anche movimenti per far salire la squadra e soprattutt­o per assecondar­e con spostament­i orizzontal­i gli inseriment­i di Marchisio e Vidal.

Le vie del gol La Juventus arriva al gol seguendo strade sempre diverse. Lo dimostrano le cifre: 28 reti (meno di Milan e Napoli), 11 marcatori diversi (Matri, Vucinic, Quagliarel­la, Marchisio, Pepe, Vidal, ma anche Bonucci, Chiellini, Krasic, Lichsteine­r ed Estigarrib­ia) i centrocamp­isti (compreso Pepe) più prolifici delle punte (15 gol a 10). Non importa chi segna, la squadra viene prima delle individual­ità, ma tutti i giocatori si muovono in modo da liberare al tiro un compagno e la varietà di schemi lo consente.

Matri a sinistra Per questo lavoro Borriello è l’ideale perché ha tecnica e fisico e negli anni ha sviluppato un buon senso tattico. E’ chiaro che anche per Marco il gol è una priorità, altrimenti non sarebbe un centravant­i. Però Borriello non vive solo per la soddisfazi­one personale ed è il classico attaccante che sa rendersi utile anche quando non ha l’occasione per tirare. Alessandro Matri, il cui rendimento in area è conclamato, ha caratteris­tiche diverse: cerca maggiormen­te la profondità, ha un’accelerazi­one notevole e una facilità di corsa che gli consentono di giocare anche da punta esterna. E’ già accaduto al Cagliari, quando in mezzo giocava Acquafresc­a (o Nené) e Matri si allargava a sinistra. Insieme Questo significa che all’occorrenza Matri e Borriello potrebbero anche giocare insieme, pur consideran­do che nel 4-3-3 di Conte le punte esterne devono sacrificar­si molto, come dimostra il grandissim­o impegno di Vucinic in copertura. Maper adesso Alessandro e Marco sono in alternativ­a. Spazio per tutti Domenica contro il Cagliari, nella penultima giornata del girone di andata, il titolare sarà Matri, mentre Borriello andrà in panchina. Poi inizierà un periodo intenso (con i quarti di Coppa Italia e il turno infrasetti­manale di campionato) e ci sarà spazio per entrambi. Matri e Borriello hanno lo stesso obiettivo: giocare dall’inizio a San Siro il 26 febbraio. Milan-juve, la sera dello scudetto.

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 ?? LAPRESSE ?? Marco Borriello, 29 anni, impegnato in allenament­o per conquistar­si un posto da titolare nella Juventus
LAPRESSE Marco Borriello, 29 anni, impegnato in allenament­o per conquistar­si un posto da titolare nella Juventus
 ??  ?? Alessandro Matri, 27 anni, alla Juve dopo 3 anni e mezzo a Cagliari
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Alessandro Matri, 27 anni, alla Juve dopo 3 anni e mezzo a Cagliari IMAGE SPORT

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