Lite in famiglia: Mediaset oscurata dal milan
Dopo il diverbio tra Allegri e l’ex arbitro Paparesta: «Stop alle interviste»
Niente interviste in esclusiva per Sportmediaset nella settimana del derby. «Un episodio preoccupante», così è stato definito in una nota dal comitato di redazione, conseguenza di una discussione avvenuta domenica scorsa nel post-partita di Atalanta-milan. La cosa curiosa è che l’embargo sia avvenuto proprio contro la televisione «di famiglia»: Mediaset infatti è controllata dalla holding Fininvest, di proprietà della famiglia Berlusconi. Due aziende che appartengono allo stesso proprietario. La nota del Cda La causa scatenante è stato un diverbio su Premium Calcio tra il tecnico Massimiliano Allegri e l’ex arbitro, ora moviolista di Mediaset, Gianluca Paparesta sul rigore concesso ai rossoneri contro l’atalanta. «Con grande rammarico — si legge in una nota— l’assemblea dei giornalisti di Sportmediaset deve segnalare pubblicamente un epi- sodio preoccupante sul fronte dei rapporti sport-comunicazione: nella settimana che precede il derby calcistico di Milano, l’ufficio stampa del Milan ha fatto sapere alla redazione di Sportmediaset che quest’ultima, contrariamente alla consuetudine, non potrà in questi giorni avere a disposizione interviste a tesserati del club dopo le divergenti valutazioni sul rigore concesso in Atalanta-milan emerse durante il dibattito televisivo post partita tra l’allenatore rossonero e gli ospiti presenti nello studio di Premium Calcio». «L’episodio — conclude la nota firmata dal cdr di Sport Mediaset— si qualifica da solo e purtroppo sono sempre più frequenti le ritorsioni delle società di calcio nei confronti dei media che esprimono opinioni non gradite». Allenamento disertato L’ufficio stampa del Milan ha confermato di aver comunicato a Mediaset la decisione di non concedere interviste esclusive in questa settimana perché la società è stata infastidita dai toni utilizzati nel post-partita, però ha ricordato che Mediaset ieri è stata l’unica tv assente all’allenamento, nonostante il club avesse deciso di aprire alle telecamere proprio per agevolare il lavoro nella settimana del derby.