L’udinese 2 non funziona Passa il Chievo
Veneti in vantaggio con Sammarco. Rimedia il solito Di Natale, Thereau spietato al 90’
UDINE
Il sogno di ripetere la cavalcata che portò alla vittoria della Coppa Italia del suo Vicenza nel 1997 per Francesco Guidolin svanisce al novantesimo. Ci proveràmimmodi Carlo, un suo allievo, allora cervello di quel Vicenza e oggi allenatore di un Chievo che esce vittorioso dal Friuli senza aver rubato niente. All’udinese restano il campionato e l’europa League e niente non è, mail rammarico per non aver raggiunto i quarti di finale dove adesso il Chievo troverà il Siena c’è ed è piuttosto forte. La partita di ieri sera servirà, eccome, a Guidolin, per valutare il futuro di quei giocatori che ieri hanno clamorosamente fallito proprio nel giorno in cui dovevano dimostrare di essere all’altezza dei titolari. Invece l’udi- nese di ieri sera è lontana anni luce da quella bella e spumeggiante che è terza in campionato e la differenza è tutta in mezzo al campo. Guidolin lascia Armero e Pinzi a riposo, deve rinunciare a Isla infortunato, non può contare su Benatia, Asamoah e Badu che sono in Coppa d’africa. Ma sceglie il solito modulo, il 3-5-1-1, il problema è che gli interpreti sono differenti e non di poco. Chievo superturnover Il paradosso è che il Chievo dall’altra parte ha fatto ancora più turnover: degli undici scesi in campo domenica contro la Roma c’è soltanto Paloschi. Ma non si vede perché a centrocampo il Chievo pressa e riparte e nella prima mezzora si vede solo la squadra veneta. Pronti, via e Sammarco, uno dei migliori in campo, si inserisce in area sfruttando un errore di Ekstrand (rinvio corto) e
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