Adesso Sannino deve fare i conti con l’oste D’ago
Il regista ha aperto un ristorante a Firenze: la salvezza come piatto
Adesso smista i palloni in mezzo al campo oppure li infila sotto la traversa dei portieri avversari. Domani, chissà, potrebbe smistare piatti, inventarsi ricette e accogliere clienti. Perché Gaetano D'agostino ha da poco aperto a Firenze un locale che porta il suo nome: si chiama «Osteria Dagò», è nel centro storico del capoluogo toscano, in via de' Macci, tra via San Giuseppe e Sant’ambrogio. Cucina toscana, tanti i piatti da gustare, fra cui pappardelle ai funghi e salsiccia per i primi: la vera specialità, però, sono i secondi piatti, soprattutto quelli di carne, che tanto piacciono all’ex giocatore dell’udinese e della Nazionale, oggi nel Siena di Giuseppe Sannino.
A Firenze per sempre Da non lasciarsi scappare il filetto al pepe verde per i secondi, maun po' tutti i tagli di carne sarebbero da provare. Ambiente semplice e curato, menù senza fronzoli. Il vino viene declamato dai camerieri. E sul web le recensioni di chi ha frequentato l’osteria sono niente male. «Più che cucinare preferisco mangiare», dice però il centrocampista del Siena, che ha più volte dichiarato di voler vivere, una volta appese le scarpette al chiodo, a Firenze, dove ha giocato la stagione scorsa. Almeno per il momento, quando gli impegni glielo permettono, si diletta ad intrattenere i clienti dell’osteria, senza però cimentarsi ai fornelli: meglio utilizzare le sue dosi di fantasia per far cambiare passo al Siena. Il suo è stato un investimento, anche per realizzare un sogno della famiglia di sua moglie Selene, da sempre amante della ristorazione. La gestione del locale è tutta familiare, anche se per il momentonon coinvolge direttamente l’oste «Dago», che non pensa ad un futuro da cuoco o da ristoratore. Possedere un ristorante è stato uno dei suoi sogni da bambino, poi però ha realizzato quello più grande: giocare a calcio. Per mangiare a volontà o cimentarsi in piatti toscani ci sarà tempo. «Non si può mai sapere nella vita», dice D’agostino, ma per il momento il «piatto del giorno» è la salvezza del Siena.