La Gazzetta dello Sport

Eboli ha tanta paura «Credevo di morire»

Il tecnico Giacomarro e l’aggression­e negli spogliatoi La società cambia e torna l’ombra delle scommesse

- DAL NOSTRO INVIATO MIMMO MALFITANO

Il giorno dopo, impression­ano quegli sguardi impauriti. Si perdono nel vuoto e, probabilme­nte, vanno in cerca di protezione, del perché di un’aggression­e che ha sconvolto un’intera città. Che brutta storia, questa! Una vicenda che genera sospetti, che racconta momenti di terrore e questioni interne sfociate nel litigio tra il presidente e l’allenatore ed in una scazzottat­a tra due giocatori (Astaritaed­e Pascale). Tutto questo pochi secondi prima che il branco arrivasse a seminare terrore e ferite. «Ho avuto tanta paura. Credetemi, ho temuto per la mia vita, ho pensato che potessi morire. Nonostante tutto resterò qui con il chiaro intento di arrivare alla salvezza». A parlare è Domenico Giacomarro, l’allenatore dell’ebolitana (Seconda divisione, girone B), con un passato da metodista nel Licata allenato da Zeman. Lui, insieme alla squadra, è stato vittima di una feroce aggression­e all’interno dello spogliatoi­o, martedì pomeriggio, daparte di una ventina di delinquent­i, teppisti allo stato puro. «Sono arrivati incappucci­ati, armati di spranghe di ferro e catene ed hanno cominciato a picchiare all’impazzata. Un gesto ignobile e vile», racconta il tecnico sfiduciato da Armando Cicalese, il presidente, ma confermato in panchina dal direttore sportivo, Antonio Ciccarone. Allenament­o sospeso Qualche metro più in là, nell’antistadio, ci sono quasi tutti i giocatori, tranne quattro. Astarita e Toscano hanno preferito disertare il ritrovo per l’allenament­o: sono stati i due, insieme con Nigro e Sekkoum, il bersaglio dei teppisti. A vigilare sulla loro incolumità ci sono appena due carabinier­i. Dapochimin­uti è terminata la riunione con il direttore sportivo che ha provato a riportare la calma all’interno del gruppo. Ma è stato il primo a ritenere che allenarsi non sarebbe stato il massimo. «C’è il timore che possano ritornare e nessuno di noi è disposto a rischiare ancora», ha confidato un giocatore. Seduta sospesa, dunque, e preparativ­i per lapartenza: l’ebolitana andrà in ritiro fino a sabato, quando partirà per trasferirs­i a L’aquila per affrontare il giorno dopo la seconda del girone. «Meglio allontanar­si da qui, i ragazzi dovranno ritrovare un po’ di serenità». Svolta societaria Lui, il presidente, è un ex capo ultrà. E come tale ha disapprova­to il raid teppistico contro i suoi giocatori. «Certi atteggiame­nti non li ho mai condivisi, nemmeno quando ero dall’altraparte», dice Armando Cicalese, che ha deciso di lasciare la carica. «Ho messo la società nelle mani del sindaco, sarà lui a trovare i nuovi dirigenti. A rilevarne la carica sarà Vitantonio Marchesano che possiede il 4,5% del pacchetto azionario. «Sul comportame­nto dei nostri tesserati è stato avanzato anche qualche sospetto. Mi è stato detto che uno di essi è stato ripreso all’interno di una sala scommesse dove avrebbe puntato sulla sconfitta l’ebolitana contro il Fondi. Risultato che poi si è verificato. Ed allorami aspetto che qualcuno venga fuori e denunci l’accaduto», ha concluso Cicalese.

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