Caos Triestina: Aletti aggredito e preso a pugni da tre teppisti
L’episodio martedì sera in pizzeria a Villa Opicina: per lui la prognosi è di sette giorni
Il clima di tensione che si è creato fra la tifoseria della Triestina e la società rappresentata dal presidente Sergio Aletti e dal direttore sportivo Antonio Recchi, alla luce della richiesta di fallimento presentataper il debito di6milioni di euro, è sfociato in un episodio di violenza di cui è rimasto vittima nella tarda serata dimartedì lo stesso presidente. Poco prima delle 22, Aletti era uscito da una pizzeria di Villa Opicina, sull’altipiano triestino, accompagnato dall’avvocato D’urso di Ravenna e dal proprietario del locale. Mentre stava fumando un sigaro, sono sopraggiunti tre giovani che, dopo avere bloccato il legale e l’esercente, hanno colpito con pugni al torace il dirigente alabardato, dileguandosi poi nella notte a bordo di una vettura. Sono subito intervenuti i carabinieri di Aurisina, che hanno avviato le indagini riuscendo solo a trovare riscontro in due lettere della targa del veicolo. Ritorno all’ospedale Aletti è stato soccorso e trasferito con l’ambulanza all’ospedale di Cattinara, dal quale era stato dimesso soltanto pochi giorni fa a seguito di un ictus che lo aveva colpito. Laprognosi relativaalle lesioni riscontrate precisa in 7 giorni il termine di guarigione. Aletti ha lasciato l’ospedale e nella tarda matti- nata di ieri ha provveduto a presentare querela contro ignoti. Laperdita di credibilità da parte di Aletti presso i tifosi aveva avuto un segnale rilevante lunedì di fronte al Tribunale chiamato a decidere sull’istanza di fallimento. Il giudice del Tribunale civile aveva concesso alla Triestina 20 giorni per effettuare la ricapitalizzazione. Aletti in quella sede aveva annunciato la convocazione di una assemblea straordinaria (il 20oil 24), riservandosi di annunciare l’ingresso di un finanziatore di origine triestina e residente in Australia disposto ad accollarsi parte del debito. Senza dimora Bloccato l’accesso all’albergodiopicinaacausa dei conti non pagati dalla società, diversi giocatori sono costretti a chiedere ospitalità ad amici o compagni di squadra. Nella storia della Triestina una situazione del genere non si era mai vista. Il sindaco Cosolini è preoccupato: «Siamo preoccupati: il nuovo assetto societario dopo pochi mesi non sembra neppure in grado di garantire laprosecuzione di questa stagione».