La Gazzetta dello Sport

Vibonese, arrestato giocatore Oliva

È accusato di aver derubato tre distributo­ri di benzina armato di un coltello

- MIMMO FAMULARO

Come dottor Jekyll e mister Hide. Le due facce dimaicon Oliva: calciatore di profession­e (italiano conmadre brasiliana) e rapinatore nel tempo libero. Da martedì il difensore della Vibonese (Seconda divisione, girone B) è in carcere con l’accusa di rapina amano armata. I carabinier­i di Scalea lo hanno arrestato allo sta- diodi Vibo Valentia al termine dell’allenament­o. Le rapine Il giorno prima Oliva aveva compiuto ben tre rapine ai danni di altrettant­i distributo­ri di benzina a Scalea, la cittadina dove vive con la famiglia. Rapine messe a segno sotto la minaccia di un coltello. Una nel primo pomeriggio, le altre due poco prima della chiusura. I carabinier­i non hanno impiegato molto a mettersi sulle sue tracce. Qualcuno lo avrebbe riconosciu­to (a Scalea, in Eccellenza, giocava fino allo scorso anno), maaincastr­arlo potrebbero essere state le immagini delle telecamere di videosorve­glianza. Martedì i carabinier­i hanno aspettato che finisse l'allenament­o. All'uscita degli spoglia- toi lo hanno chiamato e portato via. «Ci hanno detto— rivela il presidente Pippo Caffo— che dovevano portare il giocatore in caserma per la storia di un motorino. Il giorno dopo abbiamo saputo dell'arresto». In casa di Oliva i carabinier­i hanno trovato un passamonta­gna e poco più di mille euro. Per gli inquirenti sarebbe il bottino e davanti a loro il giocatore avrebbe confessato. Conclude Caffo: «La notizia ci ha spiazzato perché Oliva non ci avevamai creato problemi. Il suo comportame­nto era sempre stato esemplare». Nessuno alla Vibonese aveva notato l'altra faccia dimaicon. Che però alle forze dell’ordine era già noto per un piccolo precedente per rissa.

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