Preziosi: «Miracolo in pochi mesi»
Il d.t. Ducati elogia il lavoro dei tecnici «Pronti alla sfida. Ora sappiamo più dei giapponesi»
MADONNA DI CAMPIGLIO
Non tutti i mali vengono per nuocere e Filippo Preziosi, direttore di Ducati corse, in qualche modo se ne rallegra. Gli chiedono: se le cose dovessero andare male, gli uomini che in questi mesi hanno lavorato come matti rischiano di smontarsi? Sorriso. «Nel 2011 le cose non sono andate particolarmente bene, ma nessuno ha mollato. La voglia di combattere è sempre altissima». Le sconfitte, assicura Preziosi, non sono state inutili: «Fare le corse significa cercare di vincere, ma anche acquisire esperienza tecnica. Quindi nessun dubbio sui piloti: con l’arrivo di Valentino abbiamo esplorato campi mai studiati dalla Ducati, come il telaio perimetrale. Ora abbiamo più conoscenze dei giapponesi, che per esempio non hanno mai fatto il motore portante». Assenza La moto che vuole essere della riscossa, fino al 31 gennaio la conosceranno solo a Borgo Panigale. Preziosi ha dato dettagli col contagocce. «Per una nuova moto servono 2 anni dal progetto alla prima gara. Noi abbiamo impiegato mesi. È stato uno sforzo incredibile. L’anno scorso abbiamo finito a 1"5 dai giapponesi. Recuperare può sembrare impos- sibile, ma la Ducati ha già vinto altre sfide impossibili». Moto Come sarà la GP12 bisogna immaginarlo. «L’avantreno e il forcellone in carbonio, con il leveraggio inferiore, saranno identici alla versione di Valencia, ma tutto il resto sarà diverso. Il telaio perimetrale in alluminio, il motore con le fusioni riviste per i diversi attacchi, il serbatoio. Come fanno i giapponesi non dirò se l’angolo dei cilindri è cambiato». Ma è probabile, visto il diverso serbatoio, che sia più stretto di 90˚. In Malesia i piloti ufficiali avranno una moto nuova da comparare con due «versione Valencia». Da martedì, intanto, il collaudatore Battaini e l’iridato Superbike Checa girano per 3 giorni a Jerez.