Ferrari e le ragazze all’olimpiade «Ma ora festeggiamo Capodanno»
Quell’abbraccio dopo l’ultimo esercizio alle parallele è la sintesi dell’impresa. Del sollievo, della gioia di avercela fatta, seppure agli «esami di riparazione». E così, dopo la squadra maschile, anche quella femminile al Test Event di Londra strappa il biglietto per l’olimpiade. Vanessa Ferrari, la veterana, l’iridata 2006 esce dalla pedana felice insieme alla sua «allieva» Erika Fasana, la 16enne cresciuta come lei alla Brixia di Brescia e che sogna di ripercorrere le tappe straordinarie della carriera di Vanessa. Un esordio in una gara senior per lei, e proprio nel momento più im- portante: « Ero abbastanza emozionata — racconta Erika — anche perché cominciavamo in trave che non è ilmio attrezzo ideale. Mi tremavano le gambe». Vanessa sorride e le fa coraggio a suo modo: «Beh, a me tremavano anche sui mezzi giri...dai che è andata. Abbiamovenduta cara la pelle. Adesso si mangia! La pelle e anche il pollo».
Unite Ridono tutte insieme, mai come oggi squadra. Tutte uguali, anche lo smalto blu come il nuovo body col tricolore. Dopo le tensioni e le rivalità è il momento della gioia per l’obiettivo comune. Untraguardo raggiunto dopo un mondiale chiuso al nono posto, prime delle non qualificate per Londra 2012. «Quando siamo tornate dal Giappone abbiamo ricominciato a lavorare subito — spiega Elisabetta Preziosa —. Qui è andata divinamente, adesso per noi arrivano finalmente il Natale, il Capodanno, le cene con gli amici, un po’ di riposo».
Ripartire Chiara Gandolfi a Tokyo c’era, e alla O2 Arena di Londra vuole tornare questa estate per l’olimpiade: «Siamo in sei, e ai Giochi ne vanno soltanto cinque. Significa che tempo da perdere non ce n’è, per guadagnarsi la convocazione». Non ce l’ha fatta la Spagna, grande delusa, mentre il Canada vendica il k.o. maschile del giorno prima. Londra è alle porte, chi si ferma è perduto.