La Gazzetta dello Sport

STOP PATO

CLAMOROSO BERLUSCONI BLOCCA L’AFFARE COL PSG FUMATA NERA TEVEZ ORA PALLA ALL’INTER

- STEFANO BOLDRINI CARLO LAUDISA

Il brasiliano chiude la porta a Leo. Sul sito rossonero scrive «Resto al Milan». Stop alla trattativa per Carlitos e c’è il nodo del contratto Allegri...

Pato blocca Tevez. Ad un passo delle firme. L’incredibil­e dietro front diventa pubblico attraverso il sito rossonero alle 16,40. Ed è il Papero in persona ad annunciare la clamorosa scelta: «Io resto al Milan, la mia casa». Parole dolcissime, la torcida rossonera può rallegrars­i. Ma è solo il manifesto di una giornata da ricordare a lungo: con la lon

ga manu di Silvio Berlusconi a dare spazio alle valutazion­i più svariate. Ma partiamo dai colpi di scena.

L’annuncio Alle 14,52 l’attendibil­e France Press si sbilancia. Dà addirittur­a le cifre dell’intesa con il Milan per Pato: 28 milioni più 7 di bonus. Totale: 35. E per il giocatore è pronto un contratto sino al 2015 trai 6e i 7 milioni di euro. Aparigi aspettano il procurator­e per intendersi e firmare. E poco dopo anche L’equipe va in scia. Così alla contempora­nea presentazi­one di Maxwell anche Leonardo sorride su Pato: «Sono ottimista per natura, anche se non credo si chiuda nel week end». Lui non lo sa, ma il vento è appena cambiato.

Il consulto In realtà Gilmar Veloz, agente di Pato, è da due giorni a Milano per consultars­i con il suo assistito più famoso. Sono all’incirca le 15 quando il procurator­e brasiliano telefona a Galliani, già in riunione da un’ora con John Mcbeath e Brian Manwood, massimi dirigenti del Manchester City. Il tono è cortese, ma deciso: «Alexandre ha deciso di restare». Poi, è lo stesso attaccante a dire la sua al boss. Poche parole per intendersi. E per cambiare la storia di questo gennaio all’insegna degli intrighi.

Il saluto Ma ecco le parole di Pato attraverso il sito rossonero: «Il Milan è casa mia. Non volevo interrompe­re la mia carriera in rossonero dopo aver vinto i miei primi due trofei con questa maglia. Voglio contribuir­e a scrivere la storia del Milan e ai successi futuri di questa società con allegria e in perfetta armonia con tutto l'ambiente. Questa gioia mi darà la carica per affrontare le partite future con maggiore entusiasmo, voglia di vincere e fare gol. Oggi per me è un giorno speciale. Ringrazio il presidente Berlusconi, la società e tifosi che hanno sempre creduto in me». Tanti concetti, tante promesse: con gli auspici milanisti che non siano di circostanz­a.

Dietro front Lo stop nella trattativa con il Manchester City è consequenz­iale. Immediato. Adriano Galliani è costretto a congedarsi in fretta e furia dagli ospiti inglesi. Nessun caso diplomatic­o, per carità. Anche perché la svolta in diretta è troppo repentina per essere stata congegnata. Anche se ora abbondano gli interrogat­ivi sul lieto fine di questa romanzesca storia di mercato.

Il blitz Ricostruia­mo, però, sin dall’inizio questa convulsa giornata. Galliani s’imbarca alle 10.01 su un aereo privato della Fininvest. E sbarca a Londra poco prima delle 12. Il vice presidente milanista è accompagna­to dall'avvocato Lorenzo Cantamessa e dall' agente Fifa Giuseppe Riso. E' una bella giornata per gli stan-

« L’a.d.: «Rispetto la decisione di Pato. Ha dichiarato amore. Adesso pensiamo al derby» « L’attaccante: «Voglio scrivere la storia del Milan. Ringrazio il presidente Berlusconi»

dard invernali della capitale britannica: non fa freddo e s'intravvede il sole. La delegazion­e italiana trova un'autista di Kia Joorabchia­n in attesa all'aeroporto di Luton. Galliani viene accompagna­to, insieme a Cantamessa e Riso, negli uffici di Kia, nel centraliss­imo quartiere di Marylebone. L'autista aspetta fuori, mentre l'auto è parcheggia­ta di fronte l'ufficio, con le frecce luminose accese.

La pausa Alle 14.30 Kia Joorabchia­n esce dal suo ufficio per parlare al telefono. Fa il giro dell'isolato, la telefonata dura 15 minuti, poi il manager anglo-iraniano rientra in ufficio. Alle 14.50 la delegazion­e italiana e Kia salgono sulla Mercedes grigia dell' agente anglo-iraniano. «In questo momento non possiamo parlare, siamo in una fase delicata», dice Galliani prima di salire in macchina. I quattro si dirigono verso l'hotel Landmark, al numero 22 di Marylebone. E' un hotel a cinque stelle, con uno dei migliori ristoranti di Londra, nel cuo-

re di Marylebone, meta preferita di arabi, libanesi e iraniani. Ed è lì che inizia il summit.

Il giallo Alle 16,10 Galliani esce dalla saletta dell’incontro e parla al telefono. Dà del lei al suo interlocut­ore e ripete due volte ad alta voce: «Patinho ha deciso di restare al Milan». L’indizio è chiaro: dall’altra parte del telefono non può che esserci Silvio Berlusconi, evidenteme­nte curioso di conoscere lo sviluppo degli avveniment­i londinesi. Ed è la quadratura del cerchio. Do- po i contatti privati, quindi, il maggior azionista milanista ha avuto la riprova che non ci fossero state ulteriori sorprese. Alle 17.30 Galliani, Cantamessa e Riso lasciano l'hotel e salgono su un taxi. E Galliani dichiara a Sky: «Non parlo. Oggi parla Kia». L'agente iraniano, che ha accompagna­to la delegazion­e italiana all' uscita dell'albergo, si è però già dileguato dopo aver salutato in maniera confidenzi­ale il dirigente rossonero. Ariprova che l’intoppo non ha lasciato tracce nel rapporto con l’en-

tourage dell’apache.

Il rientro Sono all’incirca le 20 quando la comitiva rossonera torna a Milano, ai voli privati di Linate. Adriano Galliani non sfugge ai microfoni di Sky prima d’infliarsi in auto: «Pato non ha detto al Psg o ad un altro club. Ci sta pensando da un po’ di giorni e ha scelto questa strada. Quindi mi va benissimo». Poi conferma l’intesa per la cessione del Papero: «Le operazioni erano collegate ed entrambe soggette a clausole sospensive». Poi, sul

Vertice dell’argentino con i suoi agenti: è deluso, ma non chiude a nessuno Il Psg insiste per l’apache, ma resta la sua preferenza per la Serie A

colpo di cena: «Io sono contento. In tanti anni d’esperienza ho imparato che certi contrattem­pi poi determinan­o situazioni più favorevoli. Chissà che il mio fatalismo non porti bene. Per me i giocatori hanno il diritto di scegliere e rispetto sempre le loro decisioni». Quindi fa un amarcord: «Ricordo un no di Vialli e poi arrivò Van Basten. Oppure quando Serginho disse no alla Fiorentina e Boban si oppose al passaggio all’olympique Marsiglia. Entrambi, poi, rimasero e fecero benissimo. Se Pato ha dichiarato amore al Milan, ben resti e pensiamo al derby».

Il vertice Complice la differenza di fuso orario Kia Joorbachia­n fa il punto con Carlitos Tevez e il suo entourage argentino solo intorno alle 20 italiane. Il giocatore è chiarament­e preoccupat­o per la brusca frenata con il Milan. Lui pregustava già di sbarcare a Milan nel week end. Ora risale sulla giostra. E l’inter? L’attendismo nerazzurro non finisce di convincere l’apache. Invece il Psg è insistente ed è pronto ad alzare la posta, ma lui non ha intenzione di giocare in Francia. Così dietro l’angolo resta sempre l’ombra (amica) del Milan. Sì, perché lo strappo di ieri non ha rotto l’asse Tevez-milan. Proprio questa consideraz­ione consiglia grande cautela. E Galliani non a caso sorride all’ipotesi di un soluzione low cost il 31 gennaio. «Bisognereb­be chiedere al City. Non so, non so niente»: l’a.d. rossonero liquida così la domanda su questo scenario. S’è scottato troppo in questi giorni per metterci di nuovo la faccia. Ma questa storia di Tevez è ancora troppo intricata per suggerire ora dei verdetti. Quindi anche il Milan è tutt’altro che fuorigioco. In attesa delle mosse degli altri.

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Barbara, figlia di Berlusconi e dirigente
del Milan LIVERANI
E’ il fidanzato di Barbara B. Alexander Pato, 22 anni, acquistato dal Milan quando ne aveva 17. E’ fidanzato con Barbara, figlia di Berlusconi e dirigente del Milan LIVERANI
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22 anni, fu acquistato dal Milan nell’agosto
2007 per 22 milioni, la cifra più
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Alexandre Pato, 22 anni, fu acquistato dal Milan nell’agosto 2007 per 22 milioni, la cifra più alta mai pagata per un minorenne, e tesserato nel gennaio 2008 PHOTOVIEWS

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