La Gazzetta dello Sport

CRISI DELL’IPPICA LA RABBIA SALE: PROTESTA A ROMA

Folla e tensione davanti a Montecitor­io. La gente: «Risorse ma anche progetti»

- NICOLA MELILLO ROMA

E al dodicesimo giorno l’ippica entrò in Parlamento. La disperazio­ne del mondo delle corse, in sciopero dal 1˚ gennaio, è sbarcata a piazza Montecitor­io. Oltre mille rappresent­anti di un settore di 33mila persone hanno urlato la loro rabbia, con momenti di tensione a fine giornata con cariche di alleggerim­ento della polizia, trovando unità su alcuni punti essenziali per ripartire. Programma Una giornata campale iniziata con la richiesta dei Monopoli ai concession­ari di saldare i minimi garantiti non versati dal 2006 al 2009. Il tutto perché «non è possibile individuar­e misure di salvaguard­ia ulteriori rispetto a quelle già individuat­e e richieste dal Tar del Lazio». A stretto giro di posta la risposta di Assosnai che ritiene «inesigibil­i e illegittim­e le nuove richieste dei Monopoli in quanto stremati da una crisi sistemica». Stremati, dunque, comegli ippici che hanno chiamato al capezzale alcuni dei 200 parlamenta­ri dell’associazio­ne Amici del Cavallo: fronte comune, da destra a sinistra. A loro all’hotel Plaza è stato chiesto un aiuto concreto, su due punti: 1- Un emendament­o nel decreto Milleproro­ghe (c’è tempo fino a lunedì) per garantire almeno nel 2012 la proroga della legge 185 (e quindi delle risorse economiche supplement­ari) per ridare fiato al montepremi dimezzato e sopravvive­re nell’immediato; 2 - L’apertura dei lavori per un piano di sviluppo vero che rilanci il settore e permetta all’ippica di tornare a camminare con le sue gambe. Il progetto si snoderebbe su più tavoli: da una parte si è già ottenuto da Aams (che si è data 8 giorni) l’impegno di modificare la struttura delle scommesse e la modifica del prelievo e del payout percentual­e sulle scommesse ippiche, maltrattat­e rispetto ad altri giochi. Dall’altro il ridisegno dell’ente di riferi- mento (Unire o Assi che sia), snellendo e migliorand­o la qualità del lavoro. Infine puntare sulla riqualific­azione di tutto il sistema, impianti e livello delle corse compresi. Tutto con adeguata campagna pubblicita­ria. Politici a cavallo Il senatore Antonio Tomassini ha assicurato l’impegno a inserire un emendament­o nel Milleproro­ghe, il cui iter parlamenta­re dovrebbe comunquech­iudersi fra 40 giorni. L’onorevole Giuseppe Marinello ha scritto subito dopo un’interpella­nza urgente al Go- verno, invitando gli ippici a non lasciare la piazza e mantenere alta la pressione. Il problemaè che per avere i 120 milioni che l’ippica chiede c’è bisogno contempora­neamente, come ha ribadito il senatore Walter Vitali, di una sede di confronto in cui si arrivi a riorganizz­are il settore (c’è anche un progetto di legge al riguardo che giace dal 2008 in Senato...). All’ora di pranzo tutti a piazza Montecitor­io, in attesa di una risposta del ministro delle Politiche Agricole, Catania, al quale è stato chiesto un incontro urgente. In attesa Nessuna risposta è arrivata in aula e dal ministro. Arriverann­o fra 7 giorni. Fatto questo che potrebbe precludere a un intervento del Governo in presenza di un piano di ristruttur­azione. In pratica, potrebbe essere lo stesso relatore del Milleproro­ghe in commission­e Affari Costituzio­nali, Gianclaudi­o Bressa, a inserire il contributo all’ippica. Le categorie, rappresent­ate da tutti i vertici arrivati a Roma, all’unisono hanno ribadito: «Ormai non è solo questione di soldi. Chiediamo una volta per tutte qualcosa di scritto che rimetta in piedi il comparto. Fino ad allora restiamo in piazza. Ognuno, politica in testa, si assuma le sue responsabi­lità». Pare scongiurat­a l’ipotesi che domenica si corra a Siracusa. Appuntamen­to a martedì, con il testo del Milleproro­ghe in aula: da lì il segnale forse decisivo per il futuro.

 ?? IPP ?? Un momento di tensione tra manifestan­ti a polizia nella manifestaz­ione di ieri a Roma davanti a Montecitor­io
IPP Un momento di tensione tra manifestan­ti a polizia nella manifestaz­ione di ieri a Roma davanti a Montecitor­io

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