La Gazzetta dello Sport

Psg, ecco Maxwell Ma non c’è l’interprete

- ALESSANDRO GRANDESSO PARIGI

Milioni come piovesse, nomi altisonant­i per futuri trionfi, ambizione sfrenata. Il Paris Saint Germain targato Qatar sogna di diventare una grande d’europa, spendendo senza contare, creando intrighi di mercato. Strategia che garantisce visibilità internazio­nale, ma che espone anche i punti deboli: un centro di allenament­i inadeguato e qualche leggerezza disarmante nella presentazi­one di chi poi i trofei deve sudarseli in campo. Militari Milanlab dista anni luce dalcamp des Loges che sorge a Saint Germain en Laye, periferia ovest di Parigi che dà anche il nome al club, e dove ieri Carlo Ancelotti ha aperto per la prima volta alla stampa uno dei suoi allenament­i. I paragoni sarebbero fuori luogo, ma la base dei parigini non offre garanzie alle ambizioni societarie. Ancelotti infatti deve accontenta­rsi di un paio di campi ritagliati ai margini di una vasta caserma militare, accessibil­i a tifosi e media lungo un sentiero delimitato da filo spinato che porta a uno stretto edificio, dove la sala stampa ha un imbarazzan­te problema di areazione indotto da una conduttura fognaria probabilme­nte difettosa. Certo, tutto in ordine, pulito, impeccabil­e e rinnovato nel 2008 con un investimen­to di cinque milioni di euro, ma non è esattament­e quello che ci si attendereb­be da una società che mira ai vertici europei sull’esempio di Milan, Barcellona, Real Madrid o Manchester United. Nonstupisc­e quindi che il Psg voglia trovare una soluzione anche per il Parc des Princes, stadio che dimostra i suoi 39 anni, nonostante il rinnovo parziale del ‘98, finito al centro di tensioni tra il comune proprietar­io dell’impianto e la società che studia alternativ­e, tra cui il trasloco definitivo allo Stade de France o la costruzion­e di una nuova struttura. Traduzione E comunque da un club ambizioso come il Psg forse non ci si aspettereb­bero neppure scenette comiche durante la presentazi­one dei giocatori destinati a dare qualità alla rosa di Ancelotti. Ieri al Parc era il giorno di Maxwell, ex Ajax e Inter, prelevato dal Barcellona per circa quattro milioni, fortemente voluto dal d.s. Leonardo che si è dovuto improvvisa­re traduttore, vista la carenza di quello pagato per l’occasione, sotto lo sguardo attonito del direttore generale Jean Claude Blanc. Forse per questo Ancelotti ha preferito subito comunicare nel suo francese scolastico, ottenendo rispetto e non ilarità.

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AFP Maxwell, 30 anni, ieri a Parigi

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