Il tifoso Pisapia «Inter, diverti vinci e rimonta»
Il sindaco di fede nerazzurra: «Lo 0-0 sarebbe una sconfitta per tutti. Del Milan mi piace Pato»
MILANO
Torna allo stadio, da tifoso più che da sindaco. «Per tifare l’inter e credere nella grande rimonta. Se si vince questo derby c’è la spinta e cresce la speranza di vincere lo scudetto. Dopo queste vittorie in fila l’entusiasmo è tornato». Giuliano Pisapia, sindaco dal 1˚ giugno scorso, ha ribaltato il Comune di Milano, to- sco che è la persona dell’inter alla quale ero più legato. Ricordo che era Inter-napoli. E io, che ho origini napoletane, ero un po’ indeciso. Ma comunque fu Inter». Chi era l’idolo da ragazzo? «Mariolino Corso. Mi faceva rabbrividire. Neero innamorato perché produceva spettacolo e il calcio deve essere spettacolo. Il piede sinistro di Dio. Da lui ti aspettavi il miracolo e spesso lo faceva». E poi? «Facchetti era il difensore preferito. Poi Suarez e Mazzola». Oggi chi è il suo mito? «Non può che essere Zanetti. Mi ha fatto gioire quando abbiamo vinto la Champions League. E’ un simbolo vero, uno dei pochi». E nel Milan chi ammira? «Pato, a me è sempre piaciuto lui. Anche come persona mi ha fatto subito simpatia». Con Massimo Moratti che rapporto ha? «Di amicizia e stima». Chiara Bisconti: «Sono di Novara perciò tifo Novara»
L’assessore allo Sport del Comune di Milano, Chiara Bisconti, sul derby si toglie dai guai: «Sono di Novara, perciò tifo Novara». Preferisce lavorare per ridare vigore allo sport in città: «Con un’idea fissa: creare i "Luoghi dello sport", all’interno dei quali vorrei anche bar, ristorante e libreria. Finora ho visto gelosie e problemi settoriali. Vorrei che in un impianto si facessero più cose: come all’arena, che vorrei aperta fino alle 23, dove la gente corre e in campo ci sono due gruppi di ragazzini. Deve cambiare la cultura: a Stoccolma ho visto una piscina e intorno gente che correva in bicicletta. Il Palalido? Riaprirà a ottobre, ma con spazi per tutti».