Il lampo di Vargas? Per gli altri
Il cileno si è visto poco, anzi proprio da un suo liscio è nato il gol del Cesena
NAPOLI
Il debutto di Eduardo Vargas in maglia azzurra è durato appena 45'. Poi, Walter Mazzarri ha deciso di sostituirlo con Goran Pandev, rivelatosi match winner della serata. La cornice della Coppa Italia ed un Cesena rimaneggiato avevano convinto il tecnico azzurro a mandare in campo il cileno dall'inizio, ma Vargas è apparso ancora molto spaesato. Da un suo stop sbagliato è nato il vantaggio ospite firmato da Popescu ed il cileno, decisamente timido, ha accusato il colpo dal punto di vista psicologico. Vargas è stato schierato sulla destra, ma spesso si è accentrato andando ad affiancare Cavani, con il quale però si è anche pestato i piedi prendendosi pure un rimbrotto a muso duro da parte del Matador. A nulla sono serviti gli incoraggiamenti da parte del pubblico del San Paolo e, addirittura, del sindaco De Magistris: «E’ bello vedere Vargas con la maglia del Napoli. Credo che sia un buon acquisto». Autocritica Mazzarri ammette: «Ho sbagliato a mandarlo in campo dall'inizio, mi sono lasciato prendere dall'entusiasmo della gente che voleva ve- derlo. Lui è forte, ma va fatto crescere e non va mandato allo sbaraglio. Un errore del genere non lo commetterò mai più. L'unica nota positiva è il passaggio del turno». Il tecnico non ha negato di essersi affidato all'avvocato Bozzo, agente tra gli altri di Cassano e Quagliarella: «Sono stanco del Grande Fratello, se voglio prendere un avvocato sono fatti miei. Sono cose private». Arrigoni, invece, mastica amaro: «Sono contento della prestazione, ma arrabbiato per il risultato finale. Anche dalle immagini è difficile dire se il pallone di Pandev è entrato, io dico solo che per dare gol bisogna essere sicuri al 100%».