La Gazzetta dello Sport

Il presidente Morace fa pranzare la squadra in nave, Salvoldi vuole lasciare la società

- FRANCESCO CARUSO

La Sicilia del pallone felice non vive solo nelle 2 grandi città. Oltre Palermo e Catania che abitano stabilment­e in A da diversi anni, nuove realtà si affacciano nei quartieri più alti del calcio. Nel girone Bdella Prima divisione Siracusa e Trapani lottano quasi gomito a gomito per la promozione. E, strana coincidenz­a, entrambe da molti punti di vista gravitano nell’orbita dei 2 principali capoluoghi. Tanto Siracusa risente della vicinanza di Catania, quanto Trapani di quella di Palermo. Il club aretuseo, per dire, ha programmat­o la promozione in B puntando su 2 ex bandiere del Catania, Davide Baiocco in campo e Andrea Sottil in panchina. Per certi versi dunque uno stimolo, maper altri possono essere anche presenze ingombrant­i che talvolta «rubano» spettato- ri. La situazione potrebbe però cambiare se arrivasse la B. Siracusa Anche se Luigi Salvoldi, da 7 anni presidente del Siracusa, proprio su questo tasto è avvelenato: «Non abbiamo mai lo stadio pieno. Non ne faccio una questione economica, ma di rispetto e sostegno nei confronti della squadra. E non darei neanche la colpa al Catania che attrae pubblico da tutta la Sicilia, compresa Siracusa, ma all’apatia della nostra tifoseria che preferisce la tv allo stadio. E quindi sono intenziona­to a mollare. Devo decidere se farlo subito o a fine stagione. Non so- no un mecenate e senza l’aiuto della politica che garantisca uno stadio nuovo per il futuro e una classe imprendito­riale capace di sponsorizz­arci, la serie B partirebbe sotto cattivi auspici». A consolare Salvoldi forse basta il fatto che il valore del Siracusa oggi si è più che raddoppiat­o. Se ad inizio campionato il patrimonio era di circa 2 milioni di euro oggi siamo già a 4 e forse anche a 5 se il portiere Paolo Baiocco finirà al Chievo per 1,2 milioni. Trapani Dall’altra parte, 300 chilometri più a nord, di promozioni ne hanno vissute 2 negli ultimi 4 anni, ma il terzo salto di categoria non l’avevano programmat­o. Eppure senza perdersi d’animo hanno già apparecchi­ato la tavola perché come si suol dire, l’appetito vien mangiando. Vittorio Morace, comandante napoletano e proprietar­io della TT Lines che si occupa di trasporto navale, è abituato a navigare a vista e la prospettiv­a di ritrovarsi in B non lo spaventa. Pensante, da 3 anni ha lo stesso allenatore, Boscaglia che è anche l’artefice delle 2 promozioni. Non sente la necessità di assumere un d.s., caso più unico che raro: «Il tecnico individua i calciatori e poi andiamo a comprarli» racconta il d.g. Mimmo Lipari. Si fa tutto in economia. Per riuscire ad avere una delle gestioni più a buon mercato, il Trapani evita persino gli alberghi per i ritiri prepartita, quando la squadra gioca in casa, va a pranzare su una delle navi passeggeri di proprietà della Casa, la Gianni Morace, poi tutti a dormire a casa. Che per i non ammogliati è proprio la stessa nave, con l’aggiunta di Domicolo che pur non essendo single lo scorso anno insieme alla moglie aveva abitato sulla Gianni Morace facendo finta di fare una crociera lunga un campionato.

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