Bargnani k.o. poi la paura passa in fretta
Lesione al polpaccio ma solo qualche giorno di stop. Il Mago verso l’all Star
Mercoledì sera nella homepage del sito di Espn, faceva bella mostra di sè l’immagine di 3 giocatori: Demarcus Cousins dei Kings, tal Kobe Bryant, e Andrea Bargnani. Rappresentavano le sorprese di questo inizio di stagione, ognuno a modo suo autore di un grande avvio di campionato. Il Mago, prima della sfida di mercoledì notte contro Sacramento, era ottavo nella classifica marcatori a 23.5 punti di media (lo è ancora ma è sceso a 22.3 dopo i 10 con i Kings). L’azzurro dovrà aspettare un po’ per riprendere la scalata verso la vetta dei realizzatori, visto che si è procurato una lesione muscolare al polpaccio sinistro, lo stesso che lo aveva costretto a chiudere la scorsa stagione con 15 giorni d’anticipo (fine marzo). Fortunatamente la risonanza magnetica a cui è stato sottoposto ieri mattina a Toronto ha escluso danni seri. Si tratta infatti solo di un piccolo ematoma che lo costringerà a qualche giorno di stop. Nulla rispetto ai timori dell’altra sera. Fatica «Purtroppo è uno strappo— raccontava infatti Bargnani nello spogliatoio dopo la gara persa coi Kings — Stavo bene, ero solo molto stanco essendo alla 3a partita in 3 sere, con di mezzo pure i voli». Sarebbe stato un vero peccato se Andrea avesse dovuto fermarsi a lungo. Avrebbe infatti visto compromessa la chance, quest’anno molto concreta, di venir convocato per la prima volta in carriera all’all Star Game di Orlando (26 febbraio, si può votare online sul sito Nba). Le prime 10 partite lo hanno infatti consolidato come uno dei 2-3 migliori a Est nel suo ruolo (nella scheda per le votazioni è stato finalmente inserito tra le ali e non più tra i centri). Ieri sono stati resi noti i primi risultati: il Magoè 8o (si elegge solo il quintetto) tra le ali con 54.739 pre- ferenze. Tenendo conto del declino di Garnett, del fatto che sta giocando molto meglio di Boozer o Brand, potrebbe benissimo essere chiamato dagli allenatori come riserva. «Andrea sta iniziando a diventare la nostra ancora difensiva— spiega Dwane Casey, coach dei Raptors—. Haun ottimo impatto sul pick and roll, e fa le cose che gli chiediamo di fare. Sapevo del talento offensivo, ma quello che fa in difesa è stato una piacevole sorpresa». Gallo vuol restare Intanto Gallinari, per la prima volta, ha dichiarato di voler restare a Denver anche dopo la scadenza del contratto (30 giugno). «Vorrei rimanere ai Nuggets— ha detto a Fox Sports— Semi proporranno un’estensione contrattuale sarei felice, Altrimenti mi guarderò in giro».