Si ritira, torna, vince: la vita è una telefonata
Il «giornalista» Serafini titolare domenica a Vibo dopo che aveva lasciato in estate
VIBO VALENTIA
«Una telefonata allunga la vita» recitava un famoso spot pubblicitario degli anni '90. Nel caso di Simone Serafini una telefonata prolunga una carriera praticamente conclusa da qualche mese. La sua vita è cambiata nel giro di poche ore. La Callipo cerca un palleggiatore italiano per sostituire l’infortunato Coscione. Asquillare è il cellulare del trentaseienne regista di Civitavecchia. Si trova a Vigolzone, provincia di Piacenza. Ritirato Serafini ha, infatti, già attaccato le scarpe al chiodo decidendo di intraprendere la carriera di allenatore. Fa il secondo in una squadra di B-1 femminile, la Rolleri. Dall’altro capo del telefono c’è il ds della Tonno Callipo, Chico Prestinenzi: «Ciao Simone, ti piacerebbe tornare a Vibo?»: ecco la proposta che non ti aspetti e che ti allun- ga la carriera. In Calabria Serafini c’era già stato nel 2005-2006 e al richiamo del campo non può resistere. «Ho detto subito sì — racconta — ho riempito uno zainetto e sono sceso a Vibo con il primo aereo. È stato tutto talmente rapido che non ho avuto neanche il tempo di pensare a quello che è successo. Fino a due giorni pri- ma stavo facendo allenamento con le ragazze della mia squadra di B-1 e sabato mi sono ritrovato ad allenarmi in A-1. In tutti questi mesi mi ero tenuto in forma giocando a tennis, andando in palestra, lavorando con le ragazze. Male non stavo, ma è chiaro che non potevo essere al top». Il bello è che Serafini, giornalista pubblicista, una laurea in Scienze della Comunicazione con un tesi che è tutto un programma "Volley e media in Italia, passato presente e futuro di un rapporto complesso", è stato subito spedito in campo da Blengini nel match con San Giustino. «Non ho avvertito la pressione e neppure il peso della fatica — spiega il neo-palleggiatore della Callipo —. Ero felice come un bambino al luna park. Mi sono divertito e questo mi ha aiutato a vivere serenamente la gara». Match che Vibo ha vinto in tre set. «Il difficile - avverte -viene adesso perché non ci sarà più l’effetto sorpresa e i nostri avversari, ad incominciare da Cuneo, inizieranno a studiarci». Giornalismo Studia anche Serafini. Il presente è ancora sottorete. Il futuro chissà. Fino al termine del campionato sarà a Vibo e poi? «Spero di coltivare la mia più grande passione, il giornalismo. Un sogno fin da bambino. In passato facevo il corrispondente da Civitavecchia per il Tempo e il Messaggero e per altre testate locali. Dopo aver giocato a pallavolo, adesso lo sport mi piacerebbe raccontarlo. A meno che a giugno non arrivi qualche altra telefonata».