La Gazzetta dello Sport

Dondi: «Olimpico sede fissa della Nazionale»

Già 52.000 biglietti venduti per il match con l’inghilterr­a E i lavori al Flaminio sono fermi

- VALERIA BENEDETTI

ROMA

L’emozione dei primi passi sul prato dell’olimpico «trasformat­o» in versione rugby e l’augurio di non tornare più indietro. Il presidente federale Giancarlo Dondi mostra con orgoglio lo stadio della Capitale che frameno di un mese ospiterà il primo incontro casalingo del Sei Nazioni. La tensione dell’attesa è palpabile e il n. 1 del rugby nostrano snocciola i numeri ed esibisce l’armonia con Roma Capitale e col Coni nello sforzo comune di lanciare l’olimpico come sede fissa della Nazionale. E già che c’è lancia il progetto di portare l’italia al San Paolo di Napoli. Conto alla rovescia Con Masi, Castrogiov­anni, Parisse e Zanni protagonis­ti della campagna promoziona­le su cui campeggia un’enorme palla da rugby «piantata» nel terreno dell’olimpico (immagine che avrà fatto rabbrividi­re i calciofili...) inizia il count down verso Italia-inghilterr­a dell’11 febbraio. Finora sono stati staccati circa 52.000 biglietti. «Crediamo di poter riempire lo stadio e facciamo conto su una grande partecipaz­ione anche della città» dice Dondi. La cornice del Foro Italico, con il Terzotempo­organizzat­o all’interno dello Stadio dei Marmiingol­osisce il mondo del rugby e a chi gli chiede del progetto sul Flaminio, il presidente risponde: «Valuteremo a fine Sei Nazioni con Coni e Comune. Per il Flaminio eravamo intenziona­ti a investire, ma ora è tutto fermo e non dipende da noi. D’altronde dobbiamo pensare in grande, se riusciamo a riempire l’olimpico non c’è motivo per tornare a uno stadio più piccolo». Il che vuol dire che il bis del Sei Nazioni all’olimpico nel 2013 è quasi scontato. E il responsabi­le impianti sportivi del Coni, Diego Nepi, conferma: «Abbiamo messo su un’organizzaz­ione che permette, in un giorno al massimo, di allestire e smontare il necessario per passare dal rugby al calcio». Napoli Ma i progetti della Fir non si fermano. Il rugby punta sui grandi stadi e spunta il San Paolo: «Stiamo vedendo cosa è possibile portare — conferma Dondi —. Ci avevano chiesto gli All Blacks (il test match è il 17 novembre, ndr) ma con i campioni del mondo si giocherà a Roma o a Milano. Napoli però è nei nostri pensieri». Ci sono altri due test (uno con l’australia) da assegnare.

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FAMA Lo stadio Olimpico di Roma in versione rugby, coi pali sul prato

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