La Gazzetta dello Sport

Innerhofer&velocisti, mancate solo voi

Nel bilancio azzurro male discesa e superg. Nel weekend la classica di Wengen. Christof: «Sto tornando»

- DAL NOSTRO INVIATO PIERANGELO MOLINARO pa.m.

WENGEN (Svizzera)

La cosa più importante alla fine delle due giornate di prova della discesa di Wengen è rivedere il sorriso sui visi della squadra azzurra di velocità. Mercoledì Fill davanti a tutti e Innerhofer terzo, ieri Inner ancora settimo. Segni di risveglio dopo un inizio così così. Perché a questo punto del cammino si può già dire che questa è una grande stagione per gli slalomisti mentre i gigantisti, guidati da Blardone, sembrano in decisa ripresa. A mancare per ora è la velocità, la squadra che ha caratteriz­zato la scorsa stagione, sbancato i Mondiali di Garmisch con Innerhofer al momento è solo una comparsa in Coppa. Certo, l’incidente di Inner ha limitato molto il potenziale, levato la punta che spaventava gli avversari, ma c’è anche la crisi di Werner Heel, i mancati risultati al momento di Fill. Cosa succede? Cerca di spiegarlo il responsabi­le tecnico del gruppo Gianluca Rulfi. «Non è un segreto che in certe condizioni siamo meno competitiv­i — afferma il tecnico azzurro — e per ora abbiamo solo trovato nevi fresche, in Canada, a Lake Louise, negli Stati Uniti a Beaver Creek e anche a Bormio, dove I punti ottenuti dagli azzurri al 10 gennaio di ognuna delle ultime dieci stagioni. Non considerat­e le Supercombi­nate, ancora da disputare in questa stagione

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AFP Christof Innerhofer, 27 anni, alla partenza della discesa di Wengen. Ha vinto l’ultima supercombi­nata della scorsa stagione, a Bansko

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