La Gazzetta dello Sport

La multinazio­nale prende a pugni Milano e l’india

Il presidente Taveggia schiera un team straniero «Siamo primi e imbattuti, la città deve rispondere»

- FAUSTO NARDUCCI

MILANO

C’è una Milano che veleggia in testa alle classifich­e mondiali. C’è una Milano a cui basta una vittoria e mezzo per guadagnars­i con tre giornate di anticipo l’accesso ai playoff. C’è una Milano che combatte e vince a raffica ma che ancora non è entrata nel cuore dell’altra Milano che guarda. Parliamo dei Dolce & Gabbana Milano Thunder, multinazio­nale del pugno, che stasera salirà sul ring del Forum con una squadra tutta di stranieri (sì, quasi come l’inter) con la convinzion­e di demolire il club indiano che rappresent­a una delle nazioni emergenti del firmamento pugilistic­o e che, non per niente, si era arreso solo per 3-2 nel match di andata in casa. Paolo Taveggia, nome ben noto agli appassiona­ti di calcio, di questa squadra è il presidente e non ha smesso di sognare quelle folle a bordo ring che almeno a Milano sembrano appartener­e solo al passato. Per questo ieri pomeriggio, per la conferenza stampa e le operazioni di peso, della sfida di stasera con i Venky’s Mumbai ha scelto la Sala Montanelli del nostro giornale, presentand­o anche i neoacquist­i Stankovic (mediomassi­mo serbo) e Romarick (massimo camerunese) che portano a 20 nomi il roster del team. Allora, Taveggia. Come siamo messi rispetto all’anno scorso? «Sul piano dei risultati molto bene. Siamo in testa alla classifica a punteggio pieno e se battiamo gli indiani ci basterà una sconfitta di misura a Los Ange- te la risposta del pubblico, che si è assestato sulle 2000 presenze a bordo ring. In questa vigilia abbiamo visitato le palestre dell’university of Fighting e della Pugilistic­a Fight Club e almeno un risultato lo abbiamo portato a casa: il pubblico si è svecchiato, ora ci sono sicurament­e più giovani e soprattutt­o ragazze, in sintonia con il nostro sponsor Dolce & Gabbana che è un biglietto da visita che ci invidia tutto il mondo». Veniamo alla sfida con Mumbai, dove la prima cosa che si nota è l’assenza di italiani. «Una vera sfortuna. Valentino che doveva essere la nostra punta ha qualche problema fisico, Russo ci serve la settimana prossima a Los Angeles e per regolament­o deve saltare la sfida precedente, Parrinello non è ancora pronto. Rimaneva Picardi ma Volkov dà più garanzie per battere il numero uno indiano Kumar nel match d’apertura che ha un valore particolar­e. Pronostico finale? «Mi accontente­rei di un 4-1. Il match più delicato è quello nei leggeri fra il nostro Varga che viene da una sconfitta e l’indiano Prasad che nella prima giornata in India aveva sconfitto il nostro Carrasco. Invito tutti a dare un’occhiata a Mclaughin, un fenomeno di combattivi­tà che ha il solo difetto di non fermarsi neanche a risultato acquisito. Poi toccherà a Groguhè che punta alla finale individual­e dei mediomassi­mi e al polacco Olas che se l’è cavata bene contro gli Usa».

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 ?? BOZZANI ?? I due team in Gazzetta: da sinistra per Mumbai Muntean, Calic, Jangra, Prasad e Kumar; per Milano: Volkov, Varga, Mclaughlin, Groguhè, Olas
BOZZANI I due team in Gazzetta: da sinistra per Mumbai Muntean, Calic, Jangra, Prasad e Kumar; per Milano: Volkov, Varga, Mclaughlin, Groguhè, Olas

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