La Gazzetta dello Sport

Zanetti: «Mollare non è da noi, quindi ripartiamo»

«La colpa è di tutti, del mister e nostra» Il d.s. Ausilio sul sostituto di Milito: «Adesso faremo il punto in società»

- DAL NOSTRO INVIATO VINCENZO D’ANGELO FIRENZE Javier Zanetti, 39 anni

E adesso che si fa? Un’imbarcata così clamorosa non può passare inosservat­a, né non ferire nell’orgoglio una squadra totalmente spaesata. E non tutto può essere riconducib­ile alle assenze, che pesano, certo, ma fino a un certo punto. A proposito delle assenze, da oggi l’Inter tornerà a pensare anche a come sostituire l’infortunat­o Diego Milito. La rosa dei papabili svincolati è sempre quella e comprende Carew, Mpenza, Charisteas, Van Nistelrooy. Ma al momento la scintilla non è ancora scattata, per nessuno. «Domani (oggi, ndr) faremo il punto— ha ammesso il d.s. Piero Ausilio pri- ma del match di ieri sera —. Di grandi opportunit­à in giro non ce ne sono. Fare qualcosa tanto per farla non è nel nostro modo di lavorare, se dovesse venire fuori qualcosa di interessan­te la valuteremo, ma al momento questa opportunit­à non c’è». In realtà pare che l’unico che soddisfi il bisogno dell’Inter sia l’olandese Ruud Van Nistelrooy, ex Malaga: si dice che abbia continuato ad allenarsi anche dopo l’addio al calcio (a giugno), ma anche che non avrebbe alcuna intenzione di tornare sui propri passi.

E dopo il k.o. chi ci mette la faccia è capitan Zanetti. Che non cerca scuse e va dritto al sodo: «Non ci sono alibi, abbiamo sofferto il loro palleggio, eravamo sempre in inferiorit­à numerica. Dobbiamo fare i compliment­i alla Fiorentina, noi non abbiamo fatto nulla di quello che è nelle nostre potenziali­tà. Adesso abbiamo due strade: mollare, e non è da noi, o ripartire subito. Quindi concentria­moci sul Cluj e poi pensiamo al Milan. Il derby può essere la partita delle svolta». Lontano da San Siro l’Inter è irriconosc­ibile (un punto nelle ulti- me 7 trasferte): «Anche noi cerchiamo una spiegazion­e, dobbiamo cambiare la tendenza e trovare continuità pure in trasferta. Ora non siamo equilibrat­i e continui. La colpa è di tutti, del mister e nostra». In attesa della Lazio, il terzo posto resta vicino, anche se Milan e Fiorentina sono rientrate in corsa: «La fiducia c’è — chiude Zanetti— ma siamo realisti. Siamo in tante ora a lottare per la Champions. Che è importante pure per la società». Anche per questo il derby può essere decisivo.

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