Zanetti: «Mollare non è da noi, quindi ripartiamo»
«La colpa è di tutti, del mister e nostra» Il d.s. Ausilio sul sostituto di Milito: «Adesso faremo il punto in società»
E adesso che si fa? Un’imbarcata così clamorosa non può passare inosservata, né non ferire nell’orgoglio una squadra totalmente spaesata. E non tutto può essere riconducibile alle assenze, che pesano, certo, ma fino a un certo punto. A proposito delle assenze, da oggi l’Inter tornerà a pensare anche a come sostituire l’infortunato Diego Milito. La rosa dei papabili svincolati è sempre quella e comprende Carew, Mpenza, Charisteas, Van Nistelrooy. Ma al momento la scintilla non è ancora scattata, per nessuno. «Domani (oggi, ndr) faremo il punto— ha ammesso il d.s. Piero Ausilio pri- ma del match di ieri sera —. Di grandi opportunità in giro non ce ne sono. Fare qualcosa tanto per farla non è nel nostro modo di lavorare, se dovesse venire fuori qualcosa di interessante la valuteremo, ma al momento questa opportunità non c’è». In realtà pare che l’unico che soddisfi il bisogno dell’Inter sia l’olandese Ruud Van Nistelrooy, ex Malaga: si dice che abbia continuato ad allenarsi anche dopo l’addio al calcio (a giugno), ma anche che non avrebbe alcuna intenzione di tornare sui propri passi.
E dopo il k.o. chi ci mette la faccia è capitan Zanetti. Che non cerca scuse e va dritto al sodo: «Non ci sono alibi, abbiamo sofferto il loro palleggio, eravamo sempre in inferiorità numerica. Dobbiamo fare i complimenti alla Fiorentina, noi non abbiamo fatto nulla di quello che è nelle nostre potenzialità. Adesso abbiamo due strade: mollare, e non è da noi, o ripartire subito. Quindi concentriamoci sul Cluj e poi pensiamo al Milan. Il derby può essere la partita delle svolta». Lontano da San Siro l’Inter è irriconoscibile (un punto nelle ulti- me 7 trasferte): «Anche noi cerchiamo una spiegazione, dobbiamo cambiare la tendenza e trovare continuità pure in trasferta. Ora non siamo equilibrati e continui. La colpa è di tutti, del mister e nostra». In attesa della Lazio, il terzo posto resta vicino, anche se Milan e Fiorentina sono rientrate in corsa: «La fiducia c’è — chiude Zanetti— ma siamo realisti. Siamo in tante ora a lottare per la Champions. Che è importante pure per la società». Anche per questo il derby può essere decisivo.