La Gazzetta dello Sport

Il San Paolo non fa la grazia: pari e fischi La Juve è a +4

Altra chance sprecata, la Samp tiene Mazzarri: febbre e non parla a fine gara

- DAL NOSTRO INVIATO NICOLA CECERE NAPOLI

’A nuttata nun è passata, la Juve resta lontana, il San Paolo fischia (di delusione) la sua squadra, la squadra contesta il San Paolo, inteso come terreno di gioco (una «chiavica», in dialetto locale, ma con la Juventus sarà rizollato), la Sampdoria merita il suo prezioso punto, Mazzarri viene colto da attacco febbrile (per la rabbia?) e non commenta l’inattesa e demoralizz­ante frenata. Il suo Napoli per la prima volta non fa gol davanti ai propri tifosi (trenta finora, miglior attacco casalingo del torneo) e pure la sorte si è messa di traverso quando, al 29’ della ripresa, Pandev è riuscito a liberare Hamsik per un tiro agevole, nel cuore dell’area: beh, quel pallone da tre punti, deviato dal portiere blucerchia­to Romero, è stato alla fine fermato dal palo. E dopo la partitaHam­sik è stato rapinato del suo prezioso orologio in oro mentre era al volante: quando si dice una giornata no. Limone amaro Qui, nella città della cabala, ci hanno messo pochissimo a individuar­e il «porta jella»: Fedele Limone, storico vice dello squalifica­to Delio Rossi, primadi ieri era andato in panchina da responsabi­le tecnico sia col Palermo che con la Lazio e trovando di fronte il Napoli lo aveva battuto. «Ci è andata bene, allora», l’ironico commento della gente avvilita. Era l’occasione per far sentire alla Juve, caduta a Roma, il fiato degli inseguitor­i. Le aspettativ­e erano altissime, la carica trasmessa dagli spalti tradiva entusiasti­ca impazienza. Senon- ché Cavani, il trascinato­re, è incappato in una giornatacc­ia. Ha avuto una sola occasione, dopo 13 minuti, per colpire duro, l’ha sprecata con un diagonale mancino debole e centrale. Per il resto la solita buona volontà, quel correre dappertutt­o, ma niente di concreto, nessun altro spunto pericoloso. Un Matador senza spada. Assistito a singhiozzo dallo scugnizzo Insigne, forse turbato dall’aggression­e subita in mattinata da un fratello (ricoverato in ospedale ma poi dimesso in giornata). Metà gara Il Napoli ha sbattuto nel primo tempo contro una Sampdoria che riempiva il campo di ostacoli mobili difficili da superare senza accelerazi­oni convinte e continue. Invece gli azzurri tocchettav­ano sotto ritmo nonostante Mazzarri avesse provveduto a dare una robusta rinfrescat­a alla formazione battuta 3-0 giovedì notte: otto i cambi. Ma il Napoli già in altre occasioni aveva manifestat­o una certa allergia alle partite da «condurre» contro squadre arroccate nella propria metà

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FOTOPRESS In alto uno sconsolato Edinson Cavani, 26 anni. A sinistra Walter Mazzarri, 51
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A lato, Behrami sistema una zolla; qui la rabbia di Inler per il campo
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