La Gazzetta dello Sport

È furioso per il k.o. La Juventus punita con sveglia all’alba

La squadra è stata convocata domani alle 8 del mattino Sabato ramanzina dei senatori, compatti col tecnico

- MIRKO GRAZIANO MILANO

«Ho parlato chiarament­e ai ragazzi prima della partita con la Roma. Ho detto loro: chi si sente stanco o scarico per la gara di Coppa me lo dica subito, non ci sono problemi. Insomma, mi sono aperto alla squadra, e nessuno si è tirato indietro. Per questo oggi (sabato sera, ndr) non mi imputo niente a livello di scelte». Antonio Conte se lo sentiva che qualcosa non andava. Tanto che fino all’ultimo aveva pensato di dare spazio a un paio di novità: Giovinco e uno fra Pa- doin e Giaccherin­i per esempio. Magari al posto di Vucinic e Vidal, gente che guardandol­a negli occhi non aveva dato al tecnico una sensazione troppo positiva. Ma il problema non era fisico, lì i vari dati dei giocatori erano anche confortant­i, altrimenti Conte sarebbe intervenut­o senza chiedere niente a nessuno. Temeva di fatto solo il calo psicologic­o, un rilassamen­to comprensib­ile al termine di una «tre giorni scozzese» comunque piena di pressioni, perché fra Juve e Celtic erano i bianconeri ad avere tutto da perdere, c’è poco da fare. Il problema è che nei leggeri allenament­i che seguono un im- pegno simile è difficile individuar­e e pesare la reazione a livello mentale. Anche per questo sabato mattina, in hotel, Conte ha convocato singolarme­nte i suoi ragazzi. «Te la senti?», ha chiesto ad ognuno. Senatori a muso duro Si è detto: «Impossibil­e che un giocatore si tiri indietro, con il rischio di passare per un "debole". Non aveva senso un simile test». Già, vero. Conte è però tutto tranne che uno stupido. E’ stato calciatore ai livelli più alti, certe cose le sa meglio di qualunque critico. E allora, nell’im- possibilit­à di avere riscontri sicuri a livello psicologic­o, è probabile che il tecnico abbia voluto responsabi­lizzare i giocatori. Della serie: mi hai guardato negli occhi, mi hai detto che sei a posto, e ora sei «costretto» a dare tutto anche se scarico. Invece, troppe gambe molli, poco orgoglio e scarso cuore in molti elementi. Questo ha mandato su tutte le furie Conte, tanto da farlo uscire allo scoperto nella conferenza post gara. E questo ha convinto i senatori a schierarsi subito accanto al loro tecnico. Si parla infatti di un confronto deciso già negli spogliatoi dell’Olimpico. Ecco, più o meno, il concetto portante del discorsett­o: «Se dite all’allenatore che siete pronti, poi dovete dimostrarl­o sul campo, coi fatti, sputando sangue, a prescinder­e dalla bontà della prestazion­e». Domaniall’alba Ieri Conte si è fermato vicino a Siena, con la famiglia, oggi sarà invece a Coverciano per la «Panchina d’oro». La ripresa degli allenament­i è prevista domani. Ma per capire il grado di incazzatur­a delMouital­iano basta andare a leggere l’ora della convocazio­ne: otto del mattino! Sì, saranno giorni duri sui campi di Vinovo.

 ?? FOTOPRESS ?? Gli juventini con lo sguardo nel vuoto durante la partita persa sabato con la Roma: da sinistra Alessandro Matri, Andrea Pirlo e Leonardo Bonucci
FOTOPRESS Gli juventini con lo sguardo nel vuoto durante la partita persa sabato con la Roma: da sinistra Alessandro Matri, Andrea Pirlo e Leonardo Bonucci
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