Un ministro di culto lo ha visitato in carcere: «E’ disperato»
degli Stormers e della Nazionale (27 presenze) e amico di Pistorius. Secondo la stampa locale, i due si scambiavano spesso tweet e prima dell’inizio della storia con Pistorius, c’era stata una breve relazione tra i due. Come di consueto, ieri Pistorius è stato visitato, tra le 15 e le 17 da familiari e legali, che grazie anche all’aiuto di uno dei più famosi patologi sudafricani, Reggie Perumal, stanno tentando di raccogliere il massimo delle prove per presentarsi alla difficilissima udienza di domani con qualche carta in più. «Provato» Continua l’insofferenza di Pistorius, che vorrebbe avere qualche trattamento di favore in più, data la sua disabilità. Mala polizia non sembra accondiscendere alle richieste del campione, che però nelle ultime ore è riuscito a ottenere una cella singola. Oggi è stato visitato anche da un ministro di culto che lo ha trovato «disperato» e «psicologicamente privato». All’uscita della stazione di polizia, ha affermato che le ha chiesto di «pregare per lui». Mancano poche ore ormai a quello che si preannuncia il processo più importante, in termini mediatici, per il Sudafrica. Gli ultimi sviluppi, di certo, lasciano poche speranze all’ex eroe olimpico sudafricano, che ormai sembra essere stato abbandonato anche dai suoi tifosi.