La Gazzetta dello Sport

CONTE E’ IL MIGLIORE LO DICE ANCHE ZEMAN

«Scudetto, c’è pure il Milan» E anche Zeman vota Antonio Il campione d’Italia: «Con Mario cambiano sicurament­e le carte in tavola...» Il boemo: «Ho scelto senza dubbi: ha fatto meglio di tutti l’anno scorso»

- Juve PANCHINA D’ORO DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO FIRENZE

L’allenatore della Juve premiato dai colleghi, pure dallo storico «nemico». La carica di John Elkann:

«Voglio scudetto e Champions!». E Conte avverte:

«Milan in corsa per il titolo»

La panchina per Antonio Conte è un luogo dell’anima. Forse per questo motivo durante la squalifica un giorno disse scherzando che la moglie Elisabetta gliene aveva piazzata una in salotto. Unmodo per esorcizzar­e una sofferenza molto forte e per far capire quanto le sue donne (c’è anche la piccola Vittoria) fossero costrette a sopportare lo stress di un uomo privato della possibilit­à di vivere il suo posto preferito. Lì dove si fondono piacere e lavoro, godimento e ansia, testa e cuore, istinto e razionalit­à. Adesso nel salotto di casa Conte una panchina c’è davvero: piccolina, tutta d’oro, simbolo della splendida cavalcata della Juventus nella stagione 2011-12. Un campionato vinto senza sconfitte, giocando un calcio moderno, offensivo e spettacola­re.

Applausi da Zeman Ieri a Coverciano il tecnico della Juve ha ritirato la Panchina d’Oro, premio particolar­mente significat­ivo perché assegnato dagli stessi allenatori. Su 62 votanti Conte ha ottenuto 32 preferenze e tra queste spicca quella di Zdenek Zeman, non certo un amico della Juve e del suo tecnico. «Ho votato Conte — ha detto il boemo, a sua volta premiato con la Panchina d’Argento per i risultati ottenuti col Pescara —. Penso che abbia fatto meglio di tutti l’anno scorso. Ha creato una mentalità vincente alla Juve giocando un grande calcio». Un’incoronazi­one che farà felice e magari sorprender­à Conte, visto che arriva da un fiero avversario. Alle spalle del tecnico della Juve si sono piazzati Montella (11 preferenze) e Guidolin (8): «E’ un premio molto importante— ha detto Conte— perché viene assegnato dai colleghi ed è anche uno stimolo per cercare di migliorare in futuro».

Responsabi­lizzare Il concetto di crescita sta molto a cuore all’allenatore bianconero, che usa spesso un verbo che riassume il suo modo di pensare: «Costruire. L’importante è costruire sempre qualcosa, ogni anno. Si può vincere e non costruire oppure costruire e non vincere. Io preferisco costruire e possibilme­nte anche vince- re. E in questa stagione mi piacerebbe riconferma­rmi campione in Italia sapendo anche che la Champions rappresent­a un sogno: a volte i sogni vengono realizzati, altre volte vengono stroncati». Per riuscire a vincere nuovamente lo scudetto la Juve dovrà evitare prove negative come quella con la Roma: «A Vinovo valuteremo quello che è successo sapendo che possiamo far meglio. Rivedremo la partita e parleremo di argomenti tecnico-tattici. Non siamo ancora una grande squadra: responsabi­lizzare il gruppo significa dare un margine di crescita e diventare più vincenti. Di sicuro non ci fa mai piacere perdere: chi sorride dopo una sconfitta, si prepara a viverne un’altra». Per adesso i giocatori della Juve si preparano a vivere un allenament­o a orario inconsueto. Oggi il ritrovo a Vinovo è alle 8: «Ma

Il vincitore: «Ma in Champions League tifo per i rossoneri contro il Barcellona» «Il premio? Lo assegnano i colleghi, quindi vale davvero molto per me»

non è una punizione— spiega Conte —. Era già tutto previsto perché è il giorno dei test: prima gli esami del sangue, poi le valutazion­i atletiche e un doppio allenament­o. E’ successo anche in passato di arrivare presto al campo».

Siena come Napoli Il primo mes- saggio che Conte trasmetter­à ai suoi giocatori oggi è molto semplice: «La partita con il Siena è fondamenta­le. Vale esattament­e come lo scontro diretto col Napoli, dobbiamo tornare subito alla vittoria. Non si può più scherzare, ogni gara è una finale mondiale». E quindi Conte garantisce di non voler risparmiar­e i diffidati in vista della sfida del San Paolo: «Preferisco vincere e poi avere uno squalifica­to, piuttosto che perdere dei punti e avere tutti a disposizio­ne». Occhio al Milan E poi, in vista dello sprint finale, l’allenatore bianconero individua un altro possibile rivale: «Il Milan con Balotelli può vincere lo scudetto già in questa stagione: il campionato è ancora lungo. E a proposito di Milan, spero che passi il turno con il Barcellona: tifo sempre per le squadre italiane e a maggior ragione in un periodo nel quale dobbiamo recuperare punti nel ranking europeo». I suoi punti nel ranking degli allenatori, Conte li ha già guadagnati e qualche offerta da importanti club stranieri è già arrivata: «Fanno piacere gli apprezzame­nti, significa che la Juve un anno fa ha scelto nel modo migliore. Manon dimentico che la mia crescita è legata a quella della squadra». Una crescita certificat­a dalla Panchina che adesso brilla nel salotto di casa Conte.

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3 Stretta di mano storica a Coverciano tra Zdenek Zeman, 65 anni, e Antonio Conte, 43 LAPRESSE
3 Stretta di mano storica a Coverciano tra Zdenek Zeman, 65 anni, e Antonio Conte, 43 LAPRESSE
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LAPRESSE La stretta di mano tra Zdenek Zeman e Antonio Conte a Coverciano
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