La Gazzetta dello Sport

Arsenal in piena crisi Wenger si gioca tutto contro il super Bayern Il francese rischia anche il posto. Podolski e Mertesacke­r contro i bavaresi

La Champions è rimasta l’unico trofeo possibile per i Gunners I tedeschi dominano la Bundesliga e puntano a un’altra finale

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE STEFANO BOLDRINI LONDRA

Un simbolo contro un colosso. La sfida Arsenal-Bayern è anche questo: un cult della cultura londinese contro una delle grandi del calcio mondiale. Oggi èWenger contro Heynckes. Domani, potrebbe essere ancora Wenger se saranno confermate le voci di un nuovo contratto («non è vero, cattiva informazio­ne», avverte però l’allenatore francese e il «Mirror» gli dà ragione « o supera il Bayern, o è fuori», scrive il tabloid), ma contro Guardiola, uno che a modo suo mette tutti d’accordo: simbolo e colosso della panchina. Stati d’animo L’Arsenal si presenta con l’animo in subbuglio: sabato i Gunners sono riusciti nell’impresa di farsi eliminare dal Blackburn in Coppa d’Inghilterr­a. In campionato sono quinti. Non resta che la Champions per conquistar­e un trofeo dopo otto stagioni di digiuno: un’impresa ai limiti dell’impossibil­e. Il «Daily Mail» ha impietosam­ente fatto due conti: 2831 giorni, oggi, senza celebrare un trionfo. Non solo: i 25 giocatori ceduti hanno vinto 75 titoli in questo lungo periodo. Achiudere il cerchio, le cifre di quest’annata: 19 vittorie, 11 pareggi e 9 sconfitte nelle 39 gare disputate dal 18 agosto a oggi. Wenger, nonostante tutto, non abbassa lo sguardo: «Scommetto sulla qualità tecnica e sullo spirito della mia squadra. Dobbiamocr­edere che possiamo battere ed eliminare il Bayern». Qui Bayern I tedeschi sono un caterpilla­r. Guidano la Bundesliga con 15 punti di vantaggio sul Borussia Dortmund. In 31 gare stagionali, hanno ottenuto 25 successi, 4 pareggi e 2 sconfitte. L’ultimo ko risale al 28 ottobre: 1-2 in casa con il Bayer Leverkusen. Con il campionato in pugno, l’obiettivo è arrivare lontano in Champions e magari vendicare la batosta in finale con il Chelsea. Wilshere, perfido, ha rievocato quella serata: «Dobbiamo imitare il Chelsea». Se così fosse, prepariamo­ci ad una doppia sfida noiosa: Bayern all’attacco e Arsenal arroccato in difesa. Ma così non sarà perché il calcio di Wen- ger è ben diverso ed Heynckes vuole salutare il Bayern lasciando il segno. Morale: con il modulo 4-2-3-1 come spartito comune, un discreto manipolo di campioni e la nota rivalità tra inglesi e tedeschi, lo spettacolo dovrebbe essere garantito. Lukas Podolski, al Bayern tra il 2006 e il 2009 (71 gare e 15 gol) cercherà la sua personale rivincita, per non parlare di un altro tedesco di stanza a Londra, il difensore Mertesacke­r. Nel Bayern, torna Javi Martinez, ma ci sono assenze pesanti: Pizarro – 3 reti in questa Champions -, Badstuber e lo squalifica­to Jerome Boateng. Nell’Arsenal, Gibbs è ko e Koscielny non sta benissimo: è il vero dubbio di Wenger. L’allenatore francese confida nel talento di Wilshere, nella continuità di Arteta, nella classe di Cazorla. I problemi sono in difesa, dove il portiere Szczesny è in crisi e il reparto incassa gol prevedibil­i. La dirigenza guarda già al futuro: Wenger, se sarà confermato, avrà a disposizio­ne un tesoretto di 84 milioni di euro la prossima estate. Ma ora bisogna pensare al presente. Al Bayern.

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REUTERS Arsene Wenger, 63, tecnico dell’Arsenal, con Jack Wilshere, su cui il francese fa grande affidament­o

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