La Gazzetta dello Sport

Giacomazzi & Chevanton Il Lecce batte il Como in 10

- LECCE-COMO Guillermo Giacomazzi, 35 anni

MARCATORI Giacomazzi al 33’ p.t.; Chevanton al 48’ s.t. LECCE (4-2-4) Benassi 6; D’Ambrosio 5,5, Diniz 5, Esposito 6, Tomi 5; Memushaj 6, Giacomazzi 7,5; Falco 6,5 (dal 19’ s.t. De Rose 6), Bogliacino 6, Jeda 6 (dal 39’ s.t. Drame s.v.), Chiricò 6,5 (dal 40’ s.t. Chevanton 6,5). (Bleve, Vinicius, Martinez, Zappacosta). All. Toma 6,5. COMO (4-2-3-1) Perucchini 7; Luoni 5, Migliorini 5,5, Marchi 5, D. Donnarumma 5; Verachi 5,5 (dall ’11’ s.t. Scialpi 6), Giampà 5,5; Schenetti 5,5 (dal 24’ p.t. Ambrosini 5,5), Tremolada 6,5, A. Donnarumma 5,5 (dal 24’ s.t. Gammone 6); Mendicino 5,5. (Micai, Benvenga, Ardito, Lisi). All. Paolucci 5,5. ARBITRO Rocca di Vibo Valentia 6. NOTE paganti 1.741, abbonati 2.878, incasso di 33.976,54 euro. Espulso Marchi al 20’ p.t.; ammoniti Memushaj, Ambrosini e Chevanton. Angoli 11-1.

Si scrive Lecce, si legge Uruguay. Giacomazzi e Chevanton, rispettiva­mente al terzo e secondo gol consecutiv­o, firmano il successo contro il Como, il terzo della gestione-Toma. Con il nuovo allena- tore la squadra salentina ha sempre vinto e, su 6 delle 7 reti realizzate, ci sono marchi uruguaiani (anche Bogliacino). Vivace e anche bello a vedersi per un tempo, il Lecce soffre un po’ la reazione del Como, ridotto in 10 (espulsione di Marchi) per 74’. I gialloross­i, di nuovo in fuga (+ 4 sul Trapani, fermo per riposo), costringon­o subito la formazione di Paolucci ad alzare una diga dinanzi alla propria area. Falco e soprattutt­o Chiricò so- no ispirati e dalle corsie esterne dettano tagli e sovrapposi­zioni. Nonostante i soliti buchi difensivi, Tomacominc­ia a «intraveder­e» il Lecce sognato sin dal suo arrivo: ritmo alto, spesso scambi a un tocco e immediate verticaliz­zazioni. Al 20’, dopo un retropassa­ggio avventato di Giampà, Marchi ricorre al fallo per fermare Jeda: espulso il difensore, il Como arretra ancor più. Al 28’ su iniziativa di Chiricò, la capolista è fermata due volte dal palo, su deviazione di Migliorini e su conclusion­e di Jeda. Al 33’ il vantaggio: da Chiricò per Falco, che serve in area Giacomazzi, lesto a girare di destro e battere Perucchini. Como coraggioso Sbloccato il risultato, non cambia la «musica» della partita. Il Como punge solo con un tentativo di Mendicino mentre il Lecce ci prova con Jeda, sfortunato su due tiri. Nella ripresa la squadra lariana prende coraggio e, pur in inferiorit­à numerica, conquista campo. La prima della classe, che passa al 4-3-3 (De Rose al posto di Falco), sfiora il raddoppio con Jeda al 14’, con colpo di testa in tuffo respinto da Perucchini. Il Comonon si rassegna, al 33’ Mendicino fa tremare Benassi. Ma nel recupero Chevanton, in campo da 5’, segna il 2-0 con un diagonale perfetto.

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