Nasce «Roma Maxima» Che sfida al Colosseo
Battesimo al Campidoglio per la corsa di domenica 3 marzo: è l’ex Giro del Lazio. Gran finale nella Capitale sull’Appia Antica
Non facciamoci ingannare dal nuovo nome. Ribattezzata «Roma Maxima», domenica 3 marzo torna a disputarsi nella Capitale una delle più belle e antiche classiche italiane: il Giro del Lazio. Torna dopo 5 anni ( l’ultima risale all’ottobre 2008, la vinse Francesco Masciarelli) e 10 di peregrinazioni tra il litorale e le colline laziali, alla ricerca di un’identità dopo la «cacciata» dalla Capitale. E torna, soprattutto, proponendo le caratteristiche che l'hanno resa celebre: partenza e arrivo sui Fori Imperiali, all'ombra del Colosseo, 180 km con le ascese di Rocca Massima e Rocca Priora, il celebre strappo dei Campi di Annibale a far selezione. Poi il gran finale sull'Appia Antica, con passaggio davanti alla DomineQuo Vadis e ingresso da cartolina nel centro storico tramite Porta San Sebastiano. Assenza Quella presentata ieri in Campidoglio da Mauro Vegni, direttore organizzativo di Rcs Sport, e dal delegato allo sport di RomaCapitale Alessandro Cochi è una corsa che mancava. Mancava alla città, mancava tanto al ciclismo italiano. Nata nel 1933 (vinse Valetti), disputata sempre durante la guerra (saltò solo nel 1943), il Lazio ha un albo d'oro sontuoso: l’hanno vinto Bartali (tre volte), Magni (due), Bitossi, Gimondi, Moser (tre), De Vlaeminck (due), Fondriest (due) e Gianni Bugno: la foto del monzese che nel 1992 taglia tutto solo il traguardo davanti al Colosseo in maglia iridata è forse l'ultima cartolina di altissimo livello.