Montolivo: «Milan, niente personalismi»
E pensare che fino a poche settimane fa lui si vedeva soltanto mezzala. Poi, dalla sfida del 20 gennaio col Bologna, quando oltre a De Jong era venuto a mancare pure Ambrosini, Riccardo Montolivo si è piazzato davanti alla difesa. E da lì non si è più spostato. Probabilmente non lo farà nemmeno stasera: Ambrosini sarà in campo, ma Allegri sembra intenzionato a schierare il capitano sul cen- trodestra. Il Monto quindi sarà ancora una volta l’ombelico del Milan, nella partita più lussuosa della sua carriera, che cade in un periodo felice: «Sto giocando ad alti livelli, come del resto tutta la squadra, e quindi non vediamo l’ora di confrontarci con i più forti di tutti. E’ una sfida pazzesca, che arriva nel momento migliore». Orgoglio Riccardo è diventato il faro guida, il catalizzatore naturale del gioco rossonero. Quandomanca diventa un pro- blema quasi irrisolvibile, come dimostrano le difficoltà di Cagliari. «Il paragone con Pirlo? Per me è un motivo d’orgoglio. Io comunque sono un generoso, gioco dove c’è necessità. Anche col Barça servirà spirito di sacrificio. Bisognerà mettere da parte anche il più piccolo personalismo e dedicarsi alle coperture...». Chiamiamolo un « consiglio » ai compagni da parte di un ragazzo capace di prendere per mano la squadra in soli sei mesi.