La Gazzetta dello Sport

Leoasansir­operpassar­eall’azione

Milano è una delle città preferite, ma Messi in 4 gare al Meazza ha segnato solo un gol su rigore

- ALESSANDRA BOCCI MILANO

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Stesso albergo, stesso caos. L’albergo perché ha portato fortuna, dicono (nel caso servisse...), il caos perché c’è Leo Messi, il calciatore planetario, il tenutario della carica di Pallone d’Oro honoris causa da qui all’eternità, l’immarcabil­e ex Pulce ormai trasformat­a in un leader potentissi­mo. Leo Messi è inseguito da fotografi e cacciatori di firme in ogni luogo, ma a Milano è un po’ di casa, sa dove andare e magari sa come scappare dalla folla. Sempre con la stessa aria dimessa che lo rende ammirato e trasversal­e. Bello a modo suo La storia di simpatia di Messi con Milano nasce grazie a Dolce e Gabbana, i due stilisti che a sorpresa ne hanno fatto, nell’ottobre 2010, il loro testimonia­l nel mondo dello sport. Anziché puntare su proporzion­i fisiche da Antica Grecia e addominali tartarugat­i, i due hanno scelto l’argentino dalla faccia normale. Messi non è bello, eppure anche grazie al suo coinvolgim­ento nel mondo della moda è diventato una star. Messi veste alla milanese, un po’ alla rossonera visto che Dolce e bergo preferito. Non potrà mai giocare nel Milan o nell’Inter per ovvi motivi, ma forse un giorno potrà dire, come Puyol, che questo è un posto che ama. E anche i tifosi di Milano lo amano, forse perché c’è una cosa che Leo non è ancora riuscito a fare: segnare un gol su azione a a una squadra italiana. Contro il Milan ha realizzato tre reti, tutte dal dischetto. Questa volta Leo proverà a incantare San Siro con qualcosa di più pregiato di un lineare rigore, unico gol segnato al Milan a San Siro. Era il novembre 2011. In tutto messi ha giocato a San Siro quattro volte, due contro l’In-

ter e due contro i rossoneri. Incroci e attese Oggi non è giorno da shopping, ma da caccia a prodezze compiute ovunque lontano da qui, e da un prato che Messi l’anno scorso ha accusato di pessima qualità. Quando è tornato a gennaio, Leo ha provocato fracasso nelle vie della moda e pure i milanisti Emanuelson e Niang sono rimasti bloccati fuori dalla boutique, poi sono entrati a far compere e hanno salutato il collega. Erano gli ultimi convenevol­i prima della sfida di oggi. Con o senza l’erba giusta, Messi vuole segnare.

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