La Gazzetta dello Sport

Faccia a faccia Percassi-squadra

Il presidente ha invitato i giocatori a reagire al momento negativo

- GUIDO MACONI BERGAMO

Venti minuti faccia a faccia con la squadra per dare una sterzata a una stagione finora troppo altalenant­e. Dopo la brutta figura di Torino, ieri è sceso in campo in prima persona Antonio Percassi che prima della ripresa degli allenament­i ha voluto incontrare la squadra. E la sua presenza ieri a Zingonia testimonia il momento delicato: solitament­e il numero uno bergamasco fa visita alla squadra al giovedì in occasione della partitella. Maora c’era bisogno di una scossa. Al confronto con la squadra erano presenti anche il figlio Luca, il d.g. Marino e il d.s. Zamagna. Si è trattato di un confronto sereno, durato una ventina di minuti circa, e i toni non si sono mai alzati più di tanto. Percassi ha ribadito la fiducia nella squadra, ha invitato i giocatori a reagire, ha dato la carica come solo lui sa fare. Poi si è fermato e ha assistito a tutto l’allenament­o. La parola d’ordine è uscire da questo momento al più presto: la vittoria col Palermo sembrava aver risolto molti problemi, ma dopo sono arrivati un pareggio con il Catania e la sconfitta di Torino senza mai tirare in porta.

Poca personalit­à

Ora l’Atalanta deve ritrovare se stessa. Lo ha detto anche Consigli. «Una partita come quella di Torino non ci fa onore – ha spiegato il portiere nerazzurro -. Abbiamo fatto una partita veramente brutta: siamo scesi in campo con un atteggiame­nto sbagliato, siamo rimasti troppo bassi, remissivi. E non abbiamo fatto un tiro in porta in tutti i novanta minuti. Non so se abbiamo toccato il fondo, però sicurament­e questa è stata una delle nostre partite più brutte. Secondo me ci è mancata la personalit­à. Ma bisogna voltare pagina subito. Ed è ora di tornare a vincere a Bergamo dove dobbiamo tornare a giocare con la cattiveria e la ferocia che in casa abbiamo spesso fatto vedere».

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