Alonso e la rossa si pi «Questa Ferrari è un altro mondo rispetto al 2012»
Lo spagnolo cauto: «Non era difficile fare meglio di un anno fa». Vettel (4˚) euforico
Quando, dopo i primi giri del mattino con cielo imbronciato e pista sporca, Fernando Alonso è tornato ai box, si è trovato sommerso dai tecnici della Ferrari che, il fiato sospeso come scolaretti all’in-
I dati della pista ora coincidono con la galleria del vento. È l’inverno più tranquillo In Australia avremo le ultime evoluzioni e quei decimi mancanti dai top team FERNANDO ALONSO PILOTA FERRARI DAL 2010
terrogazione, attendevano ansiosi un giudizio. Lui si è sfilato il casco, ha tolto il cappuccio ignifugo e con molta calma ha pronunciato qualche parola, senza minimamente sbilanciarsi. L’ha fatto anche a fine giornata, quando si è trovato 3˚ e ha voluto affrontare una disanima approfondita della F138 con la quale ha completato 110 giri. Ci sono cose che gli sono piaciute, altre meno. Studio Va considerato che, a differenza dei colleghi che avevano già girato a Jerez, Alonso non saliva su una F.1 da fine novembre, da quel GP del Brasile dove si era presentato ancora con speranze iridate. Non essendo un pivello smanioso di mettersi subito in mostra, Alonso ha voluto concedersi una conoscenza approfondita della F138, senza strafare. Addirittura, ha girato a lungo senza neppure farsi esporre i tempi, per saggiare le reazioni della vettura in ogni condizione, comprenderne il comportamento sui curvoni veloci, nella lenta chicane e familiarizzare con le nuove Pirelli. Solo domani cercherà la prestazione pura.
Dubbio
Della sua prima giornata si possono dire due cose da prendere con le molle: la F138 congommemedie è andata bene quanto la Red Bull, ma con le dure ha arrancato, rimediando 6 decimi da Vettel (1’23"046 contro 1’23"626 e anche Kimi Raikkonen su Lo- tus davanti 5 decimi). Se il distacco resterà immutato a fine test, la situazione non sarà rosea. Ma ci sono molte cose da provare. E un’altra sessione ai primi di marzo, sempre qui.
Positivo
Dice Alonso: «Tornare a guidare una F.1 dopo circa 2 mesi è stato piacevole. Al debutto ci sono sempre cose da vedere e imparare. Lo scor-