La Gazzetta dello Sport

Diga Ambrosini: «Non abbiamo concesso nulla»

Il capitano sogna la coppa come regalo di fine carriera. Montolivo ci va cauto: «Errore madornale pensare che sia finita»

- ALESSANDRA BOCCI MARCO PASOTTO MILANO

L’estate scorsa, quando gli venne chiesto di confessare un sogno per il finale della carriera (non ancora deciso, per la verità), Massimo Ambrosini rispose dubbioso: «È troppo se dico la Champions, eh?». Chissà se quel pensiero gli è tornato in mente ieri in fondo a una partita perfetta, giocata contro i maestri del genere. Di solito sono i centrocamp­isti del Barcellona che concertano e schiantano gli avversari. Stavolta, in mezzo a tante assenze e molta sfiducia, Ambrosini il capitano ha portato i suoi verso terre che usava frequentar­e in gioventù. Il Milan non è naturalmen­te certo di nulla, tantomeno della qualificaz­ione ai quarti, ma quello che ha fatto contro il Barcellona regala una notevole dose di autostima. «Abbiamo fatto una partita molto attenta, quella che dovevamo fare, senza concedere praticamen­te nulla. È un’impresa, ma è solo il primo tempo della sfida con il Barcellona: ora dobbiamo andare in Spagna, certo con più possibili- tà di passare il turno. Però attenzione a pensare di aver fatto qualcosa di definitivo, sarebbe un errore madornale». Un capitano ha il dovere di tenere i suoi sempre sotto pressione. Il luogotenen­te Ambrosini il capitano, Montolivo l’erede designato, e per ora il luogotenen­te, Muntari l’uomo dei gol che regalano sogni e rabbia, questa volta soltanto sogni. Montolivo si è spostato a destra per lasciare il cuore del campo ad Ambrosini, mail suo rendimento non è cambiato. «Abbiamo chiuso tutti gli spazi e siamo ripartiti per renderci pericolosi. Il primo tempo è andato molto bene, ora ci aspetta la battaglia di Barcellona. È un risultato inaspettat­o perché affrontava­mo la squadra più forte al mondo. Al ritorno dovremo ripetere una partita così. Una bella serata, da dedicare a tutto l’ambiente e al presidente. Ora affrontere­mo il derby con più entusiasmo, anche se è un lungo periodo che stiamo giocando un bel calcio. Siamo diventati una squadra vera dalla partita contro la Juve in poi, un match che ci ha dato fiducia e ci ha fatto credere che potevamo rientrare tra le prime in campionato. Comunque non abbiamo ancora fatto niente». Abbiati senza voto «Una grande prestazion­e, compliment­i a tutta la squadra. Abbiamo vinto contro una grande del calcio mondiale, anche se sapevamo che il possesso palla sarebbe stato sempre loro. Sono stati bravi Pazzini, El Shaarawy e Boateng a ripartire e coprire in fase difensiva. Barcellona presuntuos­o? Assolutame­nte no, i catalani ci rispettano e lo hanno dimostrato nel corso di questi ultimi anni».

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ANSA Il capitano Massimo Ambrosini

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