La Gazzetta dello Sport

Fa tutto il Guaricky Strama si rialza con la strana coppia

Ora Alvarez si candida a una maglia da titolare anche nel derby. E Fredy tocca già quota dieci gol stagionali

- DAL NOSTRO INVIATO LUCA TAIDELLI CLUJ (Romania)

La «rispostina» al Milan porta la firma del GuaRicky, strano animale schierato largo alle spalle di Cassano nel sorprenden­te 4-2-3-1 con cui Stramaccio­ni decide di disporre un’Inter che più di dover difendere il 2-0 dell’andata sembra dover tentare la «remuntada». Ricky si candida Il GuaRicky però ci mette del suo, perché l’eterno incompiuto Ricky Alvarez regala due magie che aprono la (fragile) scatola romena e Fredy Guarin con altrettant­i piattoni di destro chiude la pratica già nel primo tempo. L’argentino questa volta sfrutta bene la fiducia di Strama, non si limita a cercare ricami fini a se stessi ma fa correre il pallone. Comequando a metà tempo prende in giro un avversario con una giocata di suola e spalanca il fianco destro a Palacio. Guarin accompagna l’azione e segna a porta vuota. Il bis in pieno recupero, sempre grazie a Ricky, che sfrutta una mezza papera del portiere e libera il compagno di tacco dopo una piroetta alla Carolina Kostner. Il 24enne ex Velez insomma batte un colpo al momento giusto e si candida anche per una maglia da titolare contro il Milan. Un’indizio in più arriva dalla sostituzio­ne con Pasa a inizio ripresa. Ricky del resto aveva già fatto bene nel derby d’andata dello scorso campionato, vinto con Ranieri grazie a una zampata di Milito.

In doppia cifra Dura poco anche il secondo tempo del Guaro, rilevato da Mbaye, il quarto 18enne in campo. Un baby festival suggellato dal 3-0 di Benassi. Guarin sale così a quota dieci gol stagionali, con quattro centri in una Coppa che sembra sempre più il giardino di casa, avendo farcito il tutto con sei assist. Lui tra l’altro sa come si fa ad arrivare fino in fondo, visto che nel 2011 ha conquistat­o l’Europa League nel Porto di Villas Boas. E anche il Guaro sarà fondamenta­le contro il Milan, una sfida che finora gli ha sempre detto bene. Ha giocato infatti da titolare quello vinto 4-2 nel maggio scorso e da panchinaro di lusso nell’1-0 di ottobre. Inserito nella ripresa per riequilibr­are la squadra che non sosteneva Coutinho trequartis­ta, si mise a fare il portatore d’acqua dopo l’espulsione di Nagatomo. Guaro.. . tuttofaro.

Come al Porto «Non segnavo una doppietta dai tempi del Porto, contro il Maritimo - racconta il ditretto interessat­o -. Gol importanti­ssimi per gestire la gara senza soffrire. Ora possiamo concentrar­ci per fare una grande partita domenica sera contro il Milan».

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AP Rodrigo Palacio, 31 anni, e Fredy Guarin, 26

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