Interrogato Gillet L’avvocato sereno: «Andata benissimo»
«È andata benissimo», solo questo dice l’avvocato di François Gillet, Marco d’Alesio, dopo le circa due ore di audizione del portiere del Torino davanti alla Procura federale. Gillet è arrivato presto in via Campania, la nuova sede degli uffici federali, ma ha dovuto attendere una decina di minuti per l’arrivo del viceprocuratore Marco Squicquero prima di cominciare. Al termine il portiere, che era sentito nell’inchiesta scaturita dopo la chiusura del secondo filone barese sulle combine di partite del Bari, appariva provato. Davanti ai magistrati François Gillet è indagato (e la Procura della Repubblica dovrebbe chiederne il rinvio a giudizio) per concorso in frode sportiva relativamente alle partite Bari-Treviso e Salernitana-Bari. Il principale accusatore del portiere è stato Andrea Masiello, ma anche l’audizione di mercoledì di Marco Esposito (e prima ancora quella di ottobre davanti ai magistrati baresi) aveva dato un colpo alla credibilità di Gillet che, comunque, ha sempre negato con vigore di aver saputo di combine e dice alla Procura di Bari: «Nego di aver ricevuto danaro al fine di compromettere il corretto svolgimento delle due partite oggetto della contestazione». La sua posizione Ieri Gillet probabilmente ha dovuto ammettere che l’aria che si respirava nello spogliatoio del Bari, prima delle due partite nel mirino, era quella «di fine stagione». Bari-Treviso si giocava con i pugliesi salvi e il Treviso in cerca di punti salvezza ma aveva ammesso ai magistrati baresi: «Ricordo che il Treviso era una squadra un po’ discussa » . In merito a Salernitana-Bari l’atmosfera era diversa: Bari promosso e Salernitana «gemellata». «Prima della partita Salernitana-Bari c’era un clima particolare in quanto noi eravamo già promossi e le tifoserie gemellate. Ci dicemmo, noi calciatori, di giocarci la partita senza esagerare».