La Gazzetta dello Sport

Perugia, vai Camplone «Più Zeman di Galeone»

Il nuovo tecnico, due maestri, un rilancio: «Grazie al

- NICOLA BERARDINO

«Inesauribi­le» così Andrea Camplone etichetta il suo Perugia, che dopo la vittoria contro la Nocerina è salito al terzo posto del girone B di Prima divisione, agganciand­o in classifica proprio i campani. Vola la formazione umbra: 4 vittorie consecutiv­e, 6 successi nelle ultime 7 giornate. Il sogno del ritorno in B dopo 8 anni e il tunnel del fallimento e della Serie D. Camplone è arrivato dall’11ª giornata al posto dell’esonerato Battistini. La partenza sprint era stata annullata da una frenata che non si conciliava con le ambizioni societarie: «Mi hanno chiesto di arrivare ai playoff— dice Camplone— adesso ci siamo e vogliamo restarci fino in fondo». Salto in alto Eppure solo 2 mesi fa, dopo il k.o. di Prato, il Perugia era appena una posizione sopra i playout. Tre partite della gestione-Camplone avevano portato soltanto 2 punti. Poi il decollo. «Abbiamo cambiato modulo passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3 — spiega il tecnico che dopo l’espulsione di domenica è stato squalifica­to per 3 giornate— la squadra è strutturat­a per questo nuovo assetto, ma c’era anche bisogno di tempo». A gennaio il mercato ha portato Cangi, Giani, Massoni, Dettori e Nicco. «Abbiamo cercato gente con esperienza di Bper darci anche quella maturità in più». E ieri ha firmato anche il centrocamp­ista Vincenzo Italiano, ex Padova. Potrà giocare dopo il 18 marzo, quando finirà la sua squalifica di 9 mesi per il calcioscom­messe.

Camplone, pescarese 46 anni, ha centrato in biancoross­o (era un difensore) il doppio salto dalla C1 in A (metà anni Novanta): «Una promozione col Perugia anche da tecnico? Sarebbe il massimo. Questa è la chance che aspettavo». É stato allenato da Galeone (a Perugia e Pescara), lo scorso anno era senza squadra e seguiva gli allenament­i del Pescara di Zeman. «Il loro 4-3-3 non è uguale. Per Galeone i centrocamp­isti vanno sui binari della mediana, per Zeman devono fare anche le ali. Io, su questo aspetto, seguo il boemo». Il Perugia ha fretta di sfrecciare. «Dopo la sosta ci aspetta un altro scontro diretto. A Perugia arriva l’Avellino. Allo stadio verranno almeno in diecimila e noi vogliamo continuare a salire in classifica».

I maestri

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