La Gazzetta dello Sport

La parola a Biaggi «Più dura che in moto»

Max: «Studio i tempi della tv, non voglio essere banale I miei eredisonoa­lmenotre: Checa, Melandries­ykes»

- PAOLO GOZZI PHILLIP ISLAND (Australia)

Come se la caverà Max Biaggi ai microfoni di Italia1? «Non vedo ora di sentire cosa dirà quando vinco io», ha graffiato Marco Melandri, l’ultimo rivale. Basterà alzarsi domani alle 5 per togliersi la curiosità: dall’Australia Max debutta in diretta commentand­o la qualifica per il via della Superbike, di cui è campione uscente. Ha volato in prima classe («Non mi faccio mancare niente»), entrando giovedì nel paddock da ex. «Cercare il meglio per la gara è stata un’ossessione per gran parte della mia vita. Ora sono più rilassato. È un debutto diverso, non sento il brivido di inizio stagione. Voglio fare un buon lavoro».

Come si è preparato? «La diretta non è uno scherzo, ho studiato i tempi giusti e come non essere banale». In 500 e Superbike ha vinto al debutto: si ripeterà? «Sarà più difficile di quando correvo. Farò un altro sport». Ha litigato spesso coi giornalist­i, qui le hanno riservato un posto in sala stampa. «É come entrare nella gabbia dei leoni. Ma non starò seduto, girerò nel paddock in cerca di notizie e curiosità». Per molti è ancora un avversario, non sarà facile farsi raccontare segreti... «Ho l’occhio lungo, non mi raccontera­nno bugie. Ma ho trovato molta collaboraz­ione».

Commenterà le gare con Guido Meda. In MotoGP tra voi non erano state rose e fiori. «Con lui mai avuto problemi. Haesperien­za, sarà fondamenta­le per il lancio Superbike». Biaggi ospite a Sanremo. Ci racconta un retroscena? «Avevo 39,5 di febbre e la testa scoppiava. Uscendo ho incrociato lo sguardo con Carla Bruni: pensavo fissasse me, invece era rimasta colpita da Eleonora (Pedron, n.d.r.). Ci sono rimasto un po’ male». Chi sarà l’erede di Biaggi? «Sono almeno in tre: Checa, Melandri e Sykes. Poi ci sarà l’Aprilia: è campione, il minimo è che Laverty e Guintoli corrano per vincere». Ha seguito il precampion­ato? «Con l’asfalto nuovo non sono andati forte come pensavo». Chi non ha scoperto le carte? « Melandri e una delle due Aprilia. Tireranno fuori il meglio quando conterà». I piloti Sbk sognano la MotoGP: anche i telecronis­ti? «Non ho sogni nel cassetto. Voglio lasciarmi andare, entrare in curva mollando i freni, andare a ruota libera su ciò che conosco e studiare quello che non so. Senza preconcett­i».

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