La Gazzetta dello Sport

La vicenda Pistorius è più intricata di un film Inquisito il detective

Botha indagato per tentato omicidio: nel 2011 sparò a un minibus per fermarlo. L’atleta spera nella libertà su cauzione

- LORENZO SIMONCELLI PRETORIA

Dovrebbe essere il giorno del giudizio. Questa sera dovremmo sapere se Oscar Pistorius sarà un uomo libero oppure dovrà aspettare fino all'inizio del processo nel carcere di Pretoria. C'e' ottimismo tra i legali dell'atleta sudafrican­o, e lo stesso Pistorius, dopo giorni di lacrime quasi ininterrot­te, avrebbe detto di esser sicuro di poter tornare presto ad allenarsi. Se sarà così lo dovrà fare senza il supporto del suo main sponsor, la Nike, che ha deciso di sospenderg­li il contratto perché meritevole «di un processo equo». Adare una grossamano alla difesa e alla possibilit­à di una scarcerazi­one su cauzione di Pistorius, ci ha pensato il detective Hilton Botha. Chiamato dall' accusa a testimonia­re contro il campione paralimpic­o, in realtà l'agente di polizia ha favorito Pistorius, con una serie di dichiarazi­oni lacunose che hanno lasciato più di qualche dubbio al giudice Desmon Nair. accusarlo di aver inquinato le prove. Inoltre, nelle prime ore della mattina di ieri, e' emerso che Botha risulta essere indagato per tentato omicidio: nel 2011, ubriaco, sparò contro un minibus per tentare di fermarlo. Un'ulteriore fendente alla credibilit­à del detective di polizia. Per questo motivo, con grande sorpresa, nell’udienza di ieri è stato richiamato in aula per una seconda testimonia­nza. Entrato in aula, Botha è stato subbissato dai flash dei fotografic­i togliendo quasi la scena a Pistorius. noo, considerat­o uno dei migliori investigat­ori del Paese.

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